Al «Forte Village» il lusso è un impegno quotidiano

Il turismo di lusso non conosce crisi e la concorrenza tra i fiabeschi resort frequentati dal jet set internazionale si gioca sul piano di un’ospitalità capace di offrire proposte e servizi nel segno dell’assoluta esclusiva. Non sfugge alla regola il Forte Village, nato a Santa Margherita di Pula nel 1970 da una felice intuizione di Lord Rocco Forte, già premiato ininterrottamente dal 1998 al 2007 con la palma di World Leading Resort assegnata dal plebiscito di oltre 167mila agenzie di viaggio, e ora, sotto l’egida del gruppo Marcegaglia, impegnato ad accelerare un processo di rinnovamento che nei prossimi due anni assorbirà 18 milioni. «É un percorso di costante innovazione - sottolinea Lorenzo Giannuzzi, alla guida del resort sardo dal 1995 - per cui sono stati investiti in tre lustri quasi 60 milioni».
Il resort, che ha inaugurato il turismo nella costa Sud-occidentale della Sardegna, supera annualmente le 192mila presenze, muove un giro d’affari di 73 milioni ed è protagonista di un indotto annuo superiore ai 20. Beneficiato è principale il Comune di Pula, da cui provengono 300 dei quasi mille dipendenti della struttura. Mega-suite con vista su piscine spettacolari a doppio livello, ove lo sguardo può spaziare senza soluzione di continuità, una Spa al cui interno opera un centro sperimentale di talassoterapia, una scuola di football con gli allenatori del Chelsea, una piazzetta per lo shopping di haute couture. «E ora - aggiunge Giannuzzi - pensiamo a nuovi concetti di ospitalità». Concretati dalle mini-Spa con cromoterapia e bagno turco sontuosamente ricavate nelle suite immerse nella pineta, ove si alternano angoli privatissimi a spazi comuni di aggregazione, svago e divertimento. «C’è chi sceglie una vacanza più sportiva e coinvolgente, altri che trovano la privacy e il relax ideale: massima qualità nella varietà».
Ci sono gli inglesi, innanzitutto, e poi, accanto agli italiani e ai tedeschi, una quota crescente di nuovi ricchi da India e Russia. Un piccolo paradiso in 25 ettari di giardino, punteggiato da oltre un milione di piante: all’interno, sette strutture alberghiere a 4 e 5 stelle capaci di 765 camere, contorniate da 10 piscine e altrettanti campi da tennis, una pista di go-kart, impianti di bowling, pattinaggio su ghiaccio e sport acquatici; e poi ancora, 21 ristoranti e un centro termale.

Il rispetto per l’ambiente esige il riciclo dell’acqua per l’irrigazione e ammette solo veicoli elettrici. E a gennaio il Villaggio si appresta a inaugurare un corso post-lauream di alta formazione per i nuovi manager dell’hotellerie di lusso.

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