Quindici morti, 15mila turisti bloccati: questo il bilancio delle inondazioni che negli ultimi giorni hanno colpito il sud della Thailandia. Lo hanno riferito fonti ufficiali da Bangkok. Le vittime, tutte thailandesi, sono morte annegate o sepolte dalle frane causate da piogge torrenziali, per altro insolite in questa stagione, normalmente una delle più secche dell’anno. L’ondata di maltempo ha provocato black-out e interrotto numerosi collegamenti stradali, ferroviari e aerei. "Ci sono almeno un milione di persone colpite in diverse province. Inizialmente avevamo pensato che le inondazioni sarebbero durate un giorno o due, ma è già una settimana", ha dichiarato il vice Primo ministro Suthep Thaugsuban.
Secondo Bannasat Ruangjan, presidente dell’ufficio del turismo di Koh Samui, 13.000 turisti sono bloccati su questa isola turistica del Golfo di Thailandia per il blocco dei collegamenti marittimi e aerei. La situazione non è preoccupante per il momento, ma se le piogge continuano, come annunciato, temiamo che cominceranno a mancare cibo e carburante nei prossimi giorni, ha aggiunto. Secondo il ministro dell’Interno, centinaia di turisti sono bloccati anche sulle isole di Koh Tao (1.
225) e Phangan (1.100), nel Golfo di Thailandia e un più di un centinaio sulle isole di Similan e di Surin, sulla costa del mar delle Andamane. In totale, 80 distretti sono stati dichiarati zona di catastrofi naturali.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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