«Forza Italia non è Dynasty: siamo uniti»

da Milano

Legge elettorale proporzionale e partito unitario. La ricetta di Sandro Bondi, un mix tra le due proposte forti di Forza Italia, trova subito il consenso di Roberto Formigoni. «Il partito unitario non è in contrasto con il sistema proporzionale» sostiene il coordinatore azzurro, sicuro che la nuova legge risolverebbe «un problema politico comune ai due schieramenti» e cioè «questo bipolarismo armato e selvaggio». Bondi pensa anche ai recenti attacchi contro Forza Italia, accusata di non avere una classe dirigente: «È vero esattamente il contrario. Chi può vantare uomini del peso del vicepremier Tremonti, del ministro Pisanu, del presidente del Senato Pera, del presidente della Lombardia Formigoni? Dipingono gli scontri nel partito come fosse Dynasty, invece in Forza Italia non esistono correnti».
Parole che piacciono a Formigoni, veloce a spingere sull’acceleratore della riforma elettorale: «Mi auguro che il Parlamento riesca ad approvarla.

Il momento è giusto per intervenire: siamo nell’ultima fase della legislatura, proprio come è accaduto nel ’92». Anzi, le Camere sono in anticipo sulla tabella di marcia: «Nel ’92 si cominciò a lavorare qualche mese dopo settembre».

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