Fosse Ardeatine, identificati tre dei dodici corpi inumati

A due giorni dalla commemorazione dell'eccidio delle Fosse ardeatine, sono state identificate tre vittime del massacro, avvenuto il 24 marzo 1944

A due giorni dalla commemorazione dell'eccidio delle Fosse ardeatine, sono state identificate tre vittime del massacro, avvenuto il 24 marzo 1944. "A seguito della richiesta della comunità ebraica e dell'Anfim al presidente della Repubblica e al Ministro della Difesa, il Gabinetto del ministro ha dato incarico al Commissariato generale Onoranze ai caduti in guerra di promuovere tutte le possibili iniziative per procedere all'identificazione dei 10 martiri inumati alle Fosse Ardeatine, noti ma non identificati, e dei due corpi ignoti", scrive il Ministero della Difesa aggiungendo che è stato chiesto "l'intervento del Ris dei carabinieri di Roma per l'effettuazione dell'esame del dna sui resti dei caduti" e che sono state "intraprese complesse ed intense attività di ricerca, in Italia e all'estero, per procedere all'individuazione dei congiunti più prossimi dei 10 martiri".

I risultati raggiunti hanno consentito "di affermare con ragionevole certezza (superiore al 99%) l’identità dei 2 caduti: Marco Moscati, sacello n. 283; Salvatore La Rosa, sacello n. 273.

Per un terzo caduto, Michele Partito, gli accertamenti tecnico-scientifici sono risultati più complessi ed hanno richiesto ulteriori approfondimenti delle laboriose indagini di biologia molecolare, nucleare e mitocondriale, nonché elaborazioni statistiche che hanno portato ad elevare fino al 92% la probabilità di identificazione del Caduto inumato nel sacello n. 155", spiegano dal Ministero.

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