Francia, quella partita di calcio tra Sarkozy jr e il boss indipendentista corso

Polemiche all'Eliseo: un libro rivela l'amicizia tra Jean, secondogenito del presidente francese, e Yvan Colonna, il nazionalista corso condannato all'ergastolo per l'omicidio di un prefetto. La biografia, «Jean Sarkozy, il figlio dorato» fa tremare la carriera del rampollo

Rischio di nuove imbarazzanti polemiche in casa di Nicolas Sarkozy: un libro rivela infatti l'amicizia tra Jean, secondogenito del presidente francese, e Yvan Colonna, il nazionalista corso condannato all'ergastolo per l'omicidio di un prefetto, Claude Erignac, avvenuto nel 1998 ad Ajaccio. La biografia, «Jean Sarkozy, le fils dorè» («Jean Sarkozy, il figlio dorato»), del giornalista Jean-Marc Philibert, nelle librerie francesi in questi giorni, fa tremare la carriera politica del rampollo Sarkozy che, ad appena 24 anni, seguendo le orme paterne, è già presidente del gruppo Ump (il partito della destra di governo) al Consiglio generale del dipartimento delle Hauts-de-Seine, alle porte di Parigi.
Secondo Philibert, Jean, nato dalle prime nozze di Sarkozy, da bambino era solito giocare a calcio con Colonna sulla spiaggia di Sagone, nella Corsica meridionale, dove, insieme al fratello maggiore Pierre, passava l'estate a villa Ros'Hen, dimora dei nonni materni. «Jean conosceva Colonna - scrive Philibert - era un vicino di casa. Ha anche giocato a calcio con lui». Sagone si trova infatti solo a pochi chilometri da Cargere, il paesino in cui Colonna, 49 anni, allevava bestiame.
Secondo il biografo, Sarkozy junior avrebbe continuato a frequentare il figlio del boss indipendentista, Jean-Baptiste, anche dopo la fuga di Yvan Colonna, nel 1998, ricercato in tutta la Francia per l'omicidio del prefetto corso. «I due ragazzi - si legge nel libro - continueranno a frequentarsi sotto lo sguardo di gendarmi e agenti dei servizi segreti».
Nel 2001, Jean seguirà anche uno stage da allevatore a Vico, paesino natale della madre, presso un amico di Colonna, Jean-Pascal Armani, a sua volta «vicino all'ambiente nazionalista». L'anno prima suo fratello Pierre aveva fatto la stessa esperienza. Ma non è tutto. Al momento dell'arresto di Colonna, il 4 luglio 2003, Nicolas Sarkozy, all'epoca ministro dell'Interno, avrebbe «messo discretamente a disposizione un volo speciale» per la moglie ed i figli del boss nazionalista. Il caso Colonna di fatto non si è mai concluso. L'uomo è stato condannato all'ergastolo nel marzo 2009 ma si è sempre proclamato innocente dicendosi vittima di un «processo politico». L'anno scorso ha fatto appello in Cassazione, che deve ancora pronunciare la sentenza.


Per quanto riguarda Jean, il giovane rischia di trovarsi ora al centro di una nuova polemica, dopo lo scandalo che lo ha visto protagonista lo scorso autunno per la sua candidatura alla guida dell'Epad, l'ente pubblico che gestisce il quartiere d'affari parigino della Defense, al quale ha poi dovuto rinunciare per accuse di nepotismo.

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