Aggredito un poliziotto in provincia di Agrigento da un gruppo di migranti durante l’ennesima fuga - avvenuta ieri sera - dal centro di accoglienza Villa Sikania di Siculiana. Il poliziotto è rimasto ferito seriamente a causa dell’inseguimento e di una probabile colluttazione con dei migranti di origine tunisina. L'agente non è in pericolo di vita, ma deve sottoporsi a un delicato intervento chirurgico per ridimensionare la frattura alla rotula della spalla.
In questi giorni gli animi dei migranti ospiti nella struttura di Siculiana sono stati molto accesi. Proteste e manifestazioni di rabbia erano già stati evidenziati ieri pomeriggio. La struttura da tempo è presidiata da polizia e carabinieri. Nella tarda serata di ieri sera un gruppo di migranti, approfittando del buio, è riuscito a trovare un varco dai cancelli laterali della struttura iniziando la loro fuga. A quel punto le forze dell’ordine hanno provato a evitare gli allontanamenti ma senza un esito positivo. Ad avere la peggio, un poliziotto di 50 anni che, a quanto pare, a seguito della resistenza e alla reazione violenta dei migranti, ha riportato numerose fratture nel corpo. Il suo quadro clinico ad oggi è ancora non è definito.
Nel frattempo questa mattina sono continuate le ricerche in merito al gruppo di tunisini che nella notte ha fatto perdere le loro tracce. Il cinquantenne rimasto ferito era di servizio a Porto Empedocle e ha provato a bloccare il tunisino in fuga. Ma sembra che durante un conflitto tra i due il poliziotto sia caduto per terra rompendosi la clavicola. Nessuna notizia dell’arresto del migrante. Probabilmente anche lui si è volatilizzato tra le spiagge agrigentine. Ancora da accertare il numero esatto di quanti siano stati i migranti che sono riusciti a scappare mentre il poliziotto, appunto, è rimasto gravemente ferito.
“Purtroppo un problema sociale è diventato fonte di guadagno per molte famiglie spesso con un unico reddito: che è quello che proviene dai centri di accoglienza", afferma l'ex consigliere comunale di Agrigento Pino Di Rosa , "Dietro a tutto questo c’è di tutto: dallo sfruttamento, alla prostituzione, alla vendita degli organi, fino alla manovalanza per la mafia e per lo spaccio. Se vai in Tunisia con una barca, ti sparano a vista. Chi sbarca qui nelle province di Agrigento è clandestino. Noi siciliani non siamo razzisti ma è il momento che la politica affronti seriamente questo problema".
A Siculiana il clima è incandescente ed è esploso ancora una volta la protesta dei cittadini. Anche il sindaco Leonardo Lauricella intervenuto sul luogo, ha definito la situazione incresciosa e insostenibile.
Oltre che non idonea la struttura che ospita i migranti dal momento che nemmeno le autorità riescono a gestire gli ospiti e a garantire l’ordine pubblico e la sicurezza. Il sindaco insieme a tutto il consiglio comunale di Siculiana presenterà un esposto legale per la chiusura definitiva del centro di accoglienza.
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