
Gestirà la sede vacante della Chiesa. Camuno, nato a Borno il 30 gennaio del 1934, è il cardinale lombardo Giovanni Battista Re l'uomo che nei prossimi giorni rivestirà il ruolo più importante nelle complesse procedure della macchina vaticana che mentre saluta Francesco, già pensa al successore. Sarà lui a convocare quel Conclave che, guidato dallo Spirito santo, con maggioranza fissata ai due terzi dovrà scegliere il nuovo vescovo di Roma. Ma tra i 135 votanti, lui non ci sarà: con i suoi 91 anni, infatti, sfora il limite di 80 fissato per i cardinali elettori. Anche se non c'è dubbio che i suoi 68 anni di sacerdozio, i 37 da vescovo, i 24 da cardinale e i 54 nella curia vaticana, uniti alla carica di Decano del collegio cardinalizio, ne faranno una delle figure più influenti. Anche perché il fatto che Re copra questa carica dal gennaio del 2020, ma che Bergoglio lo abbia riconfermato a gennaio, dimostra quanto stretto fosse il loro legame. E, il fatto che il 70% dei cardinali che si riuniranno per il voto nella Cappella Sistina siano stati scelti da Bergoglio, dà la misura di quanto la sintonia con il decano del collegio sia stata pianificata nelle stanze dell'insolita residenza papale di Santa Marta. Un ruolo, del resto, già ampiamente interpretato da Re nelle elezioni sia di Ratzinger che di Bergoglio. Già ieri a lui è toccato il compito di informare il corpo diplomatico accreditato in Vaticano e i capi delle Nazioni, sempre a lui toccherà presiedere il funerale, dopo che il 5 gennaio del 2023 aveva celebrato l'eucarestia nella messa funebre per Benedetto XVI, presieduta da Francesco.
Padre falegname e madre casalinga, sette figli, Re entrò in seminario a 11 anni e fu ordinato nel 1957. Pontificia università gregoriana e laurea in Diritto canonico nel 1960, torna a Brescia, ma torna a Roma alla Pontificia accademia ecclesiastica. Nel 1963 primo incarico da addetto alla nunziatura apostolica a Panama, dal 1967 al 1971 in Iran, nel gennaio 1971 viene richiamato in Vaticano come segretario particolare del sostituto della Segreteria di Stato Giovanni Benelli. Dal 1989 al 2000 è sostituto per gli Affari generali della Segreteria di Stato della Santa Sede, il vertice della gerarchia vaticana, poi prefetto della Congregazione dei vescovi.
Nel conclave del 2013, cardinale elettore primo per ordine ed anzianità, svolge i compiti spettanti di norma al decano del Collegio cardinalizio perché decano e vicedecano, Angelo Sodano e Roger Etchegaray, sono over 80. Ora la nuova pagina.
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