Il Fuorisalone contagia anche la moda

Il Fuorisalone contagia anche la moda

La moda prende esempio dal design e copia il Fuori Salone. Da settembre scordiamoci le sfilate riservate ai pochi eletti. Finalmente le passerelle si levano «la puzza sotto il naso» e diventano un evento da condividere. Le collezioni delle maison saranno presentate nei cortili e nelle piazze, accessibili a tutti, proprio come una grande via Tortona. Ovviamente senza perdere il tocco da griffe.
Ieri il sindaco Letizia Moratti ha approfondito l’idea del connubio tra moda e design assieme al presidente della Camera della Moda Mario Boselli e nelle prossime settimane i progetti saranno perfezionati. «Il design - sostiene il sindaco - è stato capace di far vivere la città ed essere presente in ogni angolo. La stessa scelta è stata condivisa con il mondo della moda». Non solo. Durante la classica settimana della moda, oltre che ai nuovi modelli firmati, ci sarà spazio anche per eventi legati al design. Una fusione tra le manifestazioni dei due settori? Non proprio. «Però ci sarà una maggior interazione» precisa la Moratti, mentre nelle stanze di Casa Letizia gli artisti colorano le foto della città in bianco e nero scattate da Marco Cisaria.

La settimana degli stilisti quindi si preannuncia ricca di novità: installazioni di designer, nuove location tutte da inventare e più giornate a disposizione per presentare le collezioni. Insomma, durante il Salone del mobile c’è spazio sia per le creazioni ufficiali alla fiera di Rho, sia per gli estri degli artisti in erba. Così nella settimana delle grandi firme: accanto agli stilisti con la esse maiuscola ci saranno anche quelli meno noti, finora rimasti in ombra. E tutta la città respirerà aria di moda.

Oltre a risvegliare la città, il mobile, durante questo salone, si è arrogato anche un altro diritto: quello di ricevere incentivi al pari (si spera) di quelli concessi al settore del tessile. Ed ora si pensa anche a un marchio made in Italy per tutelare le creazioni dei designer. A proporlo è la Lega, come ha già fatto per la moda. «Il Parlamento - spiega il vicepresidente dei deputati leghisti Marco Reguzzoni - ha accolto molto bene la legge sul tessile. Questo ci spinge a proseguire con una legge analoga anche per il settore del mobile, che rappresenta una filiera fondamentale per l’economia della Padania. In questi giorni sentiremo gli imprenditori e i lavoratori del settore per arrivare a un testo condiviso su cui chiedere un’adesione bipartisan».
L’idea, ovviamente non in salsa esclusivamente leghista, piace anche alla Moratti: «Credo che tutto ciò che si può fare per tutelare gli artisti e le nostre eccellenze vada fatto. Io sto lavorando per questo anche nel dossier di registrazione di Expo. Non per quanto riguarda i capitoli generali, ma i regolamenti speciali, stiamo lavorando su un Expo libero dalla contraffazione. È un modo nuovo per tutelare il nostro made in Italy in tutti i settori».

Per «proteggere» la creatività artistica il sindaco fa un passo concreto e apre la sua casa Letizia a fotografi e pittori che si lanciano in nuove installazioni e reinterpretazioni della città. «Spesso i creativi - fa notare il sindaco - non hanno uno spazio dove operare. Con questa iniziativa li ho voluti accasare».


Alla voce incentivi per il design invece il Comune non sfodera progetti dal cappello: «Al momento siamo impregnati con gli incentivi nell’ambito del sociale - puntualizza la Moratti - Per ora ci concentriamo su quelli».

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