L'Aquila - Quello che si aprirà a l'Aquila fra qualche giorno è il 35esimo vertice mondiale dei grandi della terra. Ma non è il primo che viene ospitato sul suolo nostrano.
Bis per Venezia, 1980 - 1987 Sull’isola di San Giorgio, Francesco Cossiga fece gli onori di casa per quello che fu chiamato "il summit della recessione" in cui i leader mondiali, allora Sette, si impegnarono a "spezzare il legame tra la crescita economica e il consumo di petrolio". E il capoluogo veneto fa il bis nel 1987 quando, sotto la regia di Amintore Fanfani, il summit approvò un generico via libera a un accordo con l’Urss sulla riduzione dei missili a medio e lungo raggio in Europa e approvò il primo impegno comune per la lotta all’Aids.
Nel 1994 toccò a Napoli, poi Genova: Il G7 diventa G8 con l'aggiunta della Russia di Boris Eltsin che partecipò agli incontri politici di Napoli con lo status di osservatore. Dal summit di Palazzo Reale presieduto da Silvio Berlusconi uscì un messaggio di fiducia nella crescita e di determinazione ad affrontare le riforme strutturali per rafforzare la capacità di creare posti di lavoro. Tristemente noto il vertice di Genova del 2001, funestato dai gravi disordini di piazza culminati nella morte di Carlo Giuliani.
Gli Otto battezzarono il Partenariato per lo sviluppo dell’Africa (Nepad). Tra gli altri temi la sicurezza regionale, le opportunità della tecnologia digitale, l’occupazione e la lotta alla criminalità transnazionale.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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