Le Gallerie Lafayette sbarcano a Milano Caccia alla «location»

Il gruppo dei magazzini di lusso sta cercando un luogo adeguato tra il centro e piazza Cavour

Le Gallerie Lafayette sbarcano a Milano Caccia alla «location»

La faraonica insegna francese «Les Galeries Lafayette» si accenderà a Milano entro il 2017. Paradiso dello shopping di lusso e di stravaganti curiosità, i «grandi magazzini», che a Parigi e Londra sono la meta di un desiderio di bellezza che va ben oltre il semplice significato di vanità commerciale, erano indirizzati verso due location: Venezia e Milano. Alla fine il capoluogo lombardo ha vinto, dimostrando ancora una volta d'essere un polmone di respiro positivo ed ottimista, in un momento in cui il fascino della moda viene sepolto all'eccesso dalla moda di un pessimismo nei confronti del futuro che va ben oltre la crisi economica che ci sta lambendo. Milano dice: basta parlare di crisi, guardiamo avanti, all'avvento di una ripresa capace d'infondere un'energia luminosa fondata sulle idee.

L'apertura a Milano delle «Galerie Lafayette» è in linea con l'espansione internazionale che in occasione del centoventesimo compleanno il colosso francese porta avanti con l'avvio di imponenti sedi a Berlino, Dubai, Casablanca, Jakarta e Pechino. Palazzo Unicredit in piazza Cordusio, che è protetto dal vincolo della Sovrintendenza ai beni artistici e culturali, palazzo Ricordi a un passo dalla galleria Vittorio Emanuele, o quale altro grande sito milanese si prenderà la «firma»? «Se potessi esprimere un desiderio opterei per piazza Cavour» dichiara Guglielmo Miani, presidente dell'associazione via Montenapoleone.

«Un tempo - continua Miani - questa piazza era molto importante dal punto di vista commerciale. Ora è un po' in sordina. Un vero spreco per la città perché la direttiva Cavour, via Manzoni e piazza della Scala è una zona di forte allure». Quindi la città non s'arresta e pare abbia preso il 2015 come un trampolino di lancio per aprire la sua scena al teatro internazionale e, volenti o no, l'internazionalizzazione è un'ancòra di salvezza per la nostra economia. Unico difetto? Non siamo una città notturna. I magazzini «Lafayette», noti per i loro spettacolari addobbi natalizi che incantano adulti e piccini, nascono come una merceria chiamata «Aux Galeries Lafayette» nel 1893, a opera di Theophile Bader e Alphonse Kahn. I due soci crearono le prime confezioni di moda, finché nel 1912 non approdarono con il primo magazzino in Boulevard Haussmann, fulcro dell'eleganza parigina.

Approdo di milioni di turisti ogni anno, la «Galeries» fino al 2005 è stata gestita dalla famiglie Moulin e Mayer, ora invece è totalmente nelle mani della famiglia Moulin. In tutta la Francia conta ben 59 store.

Milano si pone nel panorama mondiale come un buon porto di sbarco, come dimostra anche l'annuncio dell'apertura del colosso spagnolo «El Corte Ingles».

L'inuagurazione di un centro Lafayette sarebbe un sigillo importante per imprimere alla dolce metropoli il blasone di «capitale dello shopping» non solo in Italia ma anche in Europa, come l'afflusso di turismo arabo già dimostra.

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