Gasparin blinda i gioielli doriani: «Pareremo i colpi anche a gennaio»

Gasparin blinda i gioielli doriani: «Pareremo i colpi anche a gennaio»

Gasparin blinda i gioielli della Samp. All'uscita della Lega calcio ieri il direttore generale ha tolto dal mercato Palombo, Poli, Cassano e Pazzini: «Abbiamo parato i colpi quest'estate e ci siamo allenati in modo da parare i colpi anche a gennaio». I big verranno bene domenica contro «un avversario difficile come la Juventus» e davanti all'ex Marotta «che a Genova ha lavorato molto bene, conquistando un grande obiettivo». Parole dolci per Cassano «un campione straordinario utile per noi e per la Nazionale».
Intanto la Samp strizza l'occhio al Sud America. Lo fa arruolando nel suo organigramma Renato Favero, uno dei dirigenti più abili nello scovare campioni in America Latina (Lavezzi, Milito, Pastore). Favero è entrato a far parte dello staff di osservatori coordinati da Riccardo Pecini e si occuperà dello scouting in Brasile, Argentina, Cile e Paraguay. Ha firmato con la società di Corte Lambruschini fino al 2012. La curiosità è che per sei anni è stato l'occhio vigile di Preziosi in Sud America. Nel 2003 il patron rossoblù gli chiese una relazione su un certo attaccante del Racing Club: Diego Milito.
Molti genoani e molti interisti lo ringraziano ancora adesso, perché su quel foglio di carta Renato Favero, che risiede a Buenos Aires da sei anni, scrisse queste cose: «Mi ha colpito l'abilità nel trovare il gol in area e la confidenza col pallone. Sembra avere la calamita tra i piedi». E fu lo stesso talent scout a consigliare al Genoa Lavezzi e Palacio. Dietro al suo approdo in blucerchiato c'è la mano del direttore generale Sergio Gasparin a cui lo lega un rapporto di amicizia. Gasparin lo chiamò a Vicenza nel 2001 come consulente di mercato estero dopo le esperienze a Venezia, Trento, Treviso, dove era rimasto sette anni, conquistando la storica promozione in serie B. Poi le parentesi di Como, Padova e Genoa.
In casa rossoblù tutto è pronto per la finale di Supercoppa Primavera tra il Genoa e il Milan (ore 20.30). I grifoncini allenati da Juric e Corradi vanno a caccia del quarto titolo in due anni, dopo la Coppa Italia e la Supercoppa 2009 e lo Scudetto 2010. Sulla carta la squadra rossonera è più forte perché ha mantenuto l'ossatura dell'anno scorso, mentre il Genoa ha voltato pagina e non ha più i vari Cofie, Lazarevic, El Shaarawi. Prima della gara le due società con il vice presidente del Genoa Blondet e l'amministratore delegato del Milan Galliani si ritroveranno insieme alla famiglia Spagnolo nel piazzale di fronte alla tribuna, per scoprire una targa in memoria di Spagna. Alla cerimonia parteciperà anche il presidente della Lega calcio Maurizio Beretta.
Dalla Primavera alla prima squadra: nel quartier generale di Pegli sono rientrati i sette nazionali. Kaladze verrà presentato oggi alle 12.15. Note liete per Rudolf a segno nel 2-1 dell'Ungheria contro la Moldavia e per i due azzurrini Ranocchia e Destro, protagonisti con Mustacchio della vittoria sul Galles.

Non è un momento fortunato per Eduardo sconfitto con la sua Nazionale in Norvegia e non impeccabile nella rete dei padroni di casa. Chi non vuole proprio mancare domenica è Luca Toni che sta facendo gli straordinari per la prima a Marassi: doppi turni di terapie mediche. Il Genk intanto ha ufficializzato l'acquisto di Vanden Borre.

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