Il primo si augura nella sfida coi viola di ritrovare il fattore Marassi; il secondo a Marassi non vede l'ora di giocare «per sentire una bella scarica di adrenalina addosso». Non si può dire che Gian Piero Gasperini e Luca Toni vivano la vigilia di Genoa-Fiorentina allo stesso modo, perché nel cuore del bomber è ancora forte il ricordo delle stagioni in maglia viola (47 gol in 67 partite, capocannoniere e scarpa d'oro nel 2006). Ma il messaggio che lanciano i due prima della gara è identico: riconquistare il Ferraris. Il punto di Parma, smaltita la rabbia per la mancata espulsione di Zaccardo, resta un buon risultato che avrà più valore in caso di vittoria con la Fiorentina. Mica facile. I viola arrivano a Marassi con una classifica da brividi «Non me l'aspettavo - confessa Lucagol -. Sì è vero: hanno perso giocatori di qualità come Mutu e Jovetic, ma non meritano di ritrovarsi lì in fondo. Per loro è la partita della vita. Un altro passo falso sarebbe pesante per la squadra e per la società». Toni guarda alla sfida col suo passato, senza perdere di vista i traguardi del Genoa («siamo ancora un cantiere, ci vuole tempo per trovare l'assetto giusto. Pensare al quarto posto è una bella pazzia») e il sogno azzurro: «In Nazionale andrei sempre di corsa. Con Prandelli ho fatto due anni stupendi». Ora sotto con la Fiorentina: «Sono rimasto molto tempo fuori e ho bisogno di giocare. Esultare in caso di gol non sarebbe una mancanza di rispetto nei confronti dei miei vecchi tifosi». E Gasperini non si pone neppure il dubbio se farlo giocare tre giorni dopo la partita col Parma e tre giorni prima di quella con il Milan: «Gioca Toni. Destro potrebbe entrare a gara in corso».
Quando si disputano tre partite in una settimana, solitamente è nell'ultima che Gasp fa ampio ricorso al turnover. Per larghi tratti sarà il Genoa di Parma. In difesa debutto di Chico: «Partirà dall'inizio», dice Gasperini. Che lascia qualche dubbio a centrocampo: «Veloso non avrà mai le caratteristiche di Juric o Rossi. Potrebbe giocare insieme a Kharja oppure no». Zuculini è la carta a sorpresa anche se il tecnico non lo cita in conferenza stampa. Palacio ha riassorbito il colpo alla caviglia e sarà della gara. Ballottaggio Sculli-Mesto.
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