Gerusalemme - I cinque carri armati e i soldati israeliani entrati ieri sera nella Striscia di Gaza sono tornati oltre confine. Lo ha riferito un portavoce dell’esercito dello Stato ebraico sottolineando che "i bulldozer sono entrati in territorio palestinese per abbattere le infrastrutture usate dai terroristi per attaccare i soldati israeliani". Venerdi, nel corso di un violento scontro a fuoco nei pressi di Khan Younis, sono rimasti uccisi due soldati israeliani e un civile palestinese. Diversi palestinesi sono rimasti feriti dalle schegge.
Sparati due Qassam Rimane alta la tensione. Dei due razzi uno è caduto all’interno della Striscia e l’altro vicino ad un kibbutz, ma non vi sono stati né vittime né danni. Lo scontro di venerdi ha riportato l’attenzione sulla Striscia di Gaza e il ministro della Difesa Ehud Barak ha avvertito ieri sera Hamas di ritenerlo responsabile di ogni attività terroristica nella Striscia.
Scontro a fuoco I soldati israeliani sono penetrati ieri nella Striscia di Gaza dopo aver individuato un gruppo di uomini che apparentemente stava piazzando esplosivi vicino al confine. Ma nella Striscia i militari sono stati vittima di un’imboscata. Nello scontro a fuoco che ne è seguito sarebbero stati coinvolti militanti del Jalijat, un gruppo ispirato ad al Qaeda. In serata l’azione è stata rivendicata sia da Hamas che dalla Jihad islamica.
Summit Lega araba La questione di Gerusalemme est è al centro del summit della Lega Araba che è in corso a Sirte, in Libia e proseguirà fino a domenica. "Dobbiamo fornire adeguato sostegno ai risoluti cittadini arabi nella città santa, perchè la loro sopravvivenza è molto importante nella battaglia per mantenere l’identità araba della città", ha detto ai giornalisti Hisham Yussef, capo dello staff del segretario della Lega Araba, Amr Moussa. Youssef non ha confermato la notizia che la Libia avrebbe intenzione di offrire 400 milioni di dollari a sostegno degli arabi di Gerusalemme. "Se è vero -ha commentato- è una notizia meravigliosa. Ma al momento non abbiamo avuto informazioni ufficiali dalla Libia".
Anche Berlusconi e Ban Ki moon Il summit della Lega - al quale partecipano anche il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi e il segretario generale dell’Onu Ban Ki moon - si svolge sullo sfondo di una ripresa della tensione in Medio Oriente.
L’annuncio di nuove costruzioni a Gerusalemme est, che ha creato una crisi nei rapporti fra Stati Uniti e Israele, rende più difficile l’apertura di colloqui di prossimità fra israeliani e palestinesi e ieri la tensione è ulteriormente salita con scontri nella Striscia di Gaza in cui sono morti due soldati israeliani e quattro palestinesi. "Nelle attuali condizioni -ha detto Youssef- è difficile parlare di negoziati".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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