Genova un anno dopo Il Ponte nuovo e un Salone da record

La Superba si riprende la scena. E la Città della Nautica torna regina del Mediterraneo

Genova Un anno fa, dopo la tragedia del ponte Morandi, il Giornale di Bordo titolava così: «Genova riparte dal suo Salone». Era il Nautico delle bandiere a mezz'asta, di una città ferita a morte. Oggi dolore e rabbia sono sempre gli stessi di allora, ma Genova è ancora più forte, pronta ad abbracciare il suo evento principe. Domattina, infatti, verrà inaugurato il 59° Salone Nautico Internazionale, un'edizione che ha già registrato il primo record: mille barche e 986 espositori. Cioè spazi disponibili esauriti, in acqua e a terra.

Il nuovo ponte I lavori procedono a pieno ritmo. In particolare le pile 5 e 9 superano ormai i 25 metri di altezza. Progettato e realizzato da PerGenova - joint venture tra Salini Impregilo e Fincantieri Infrastructure su disegno di Renzo Piano - restituirà quel collegamento nevralgico per la Liguria e i suoi porti, indispensabile per riconnettere Genova ai corridoi europei, nonché il Levante e il Ponente della città.

Il Salone Il Giornale di Bordo di mercoledì scorso ha svelato tutti i dettagli della rassegna che aprirà i battenti domani ma, in questo caso, repetita juvant. A cominciare dai dati forniti da direttore commerciale, Alessandro Campagna: oltre mille imbarcazioni, 986 espositori e 14 nuovi brand (il 48% arriva dall'estero): «Il comune denominatore di quest'anno - ha spiegato Campagna - è la richiesta di spazi superiori alla disponibilità attuale (28% di richieste in più per yacht & superyacht, 48% per la vela, ben 73% per le imbarcazioni fuoribordo, 35% per gli accessori). A qualcuno, purtroppo, abbiamo dovuto dire di no».

Prima rassegna in assoluto, da presidente di Ucina Confindustria Nautica, per Saverio Cecchi, anche se di saloni ne ha frequentati davvero tanti in trent'anni di militanza nell'associazione nautica. Un esordio, il suo, con un deciso appello al governo giallorosso: «Il primo problema da risolvere è il Codice della Nautica che dopo 15 anni ancora non è ben definito. Poi dobbiamo assolutamente sistemare quel furto sui canoni demaniali dei porti turistici. Quello che chiediamo alla politica è che ci lasci lavorare e che ci ascolti. Il 19 settembre incontrerò a Genova la nuova titolare del Mit, Paola De Micheli. Su questi temi Ucina sarà intransigente».

«La nostra crescita deve essere sfruttata e realizzata con l'impegno di tutti - ha spiegato Carla Demaria, past president Ucina e presidente de I Saloni Nautici - Questo è il valore del Patto per la Città della Nautica. La nostra associazione ha una grande storia alle spalle, ma anche un indiscutibile know-how che le ha permesso, anche negli anni di crisi, di continuare ad essere un riferimento per tutte le aziende del settore e un punto fermo nella realizzazione del Salone Nautico. Grazie al nostro lavoro, la manifestazione ha saputo interpretare il valore del comparto e rappresentare al meglio l'anima molteplice dell'industria nautica internazionale di cui l'Italia è assoluta protagonista».

Intanto il fatturato della nautica continua a crescere a doppia cifra per il quarto anno consecutivo: +17,1% nel 2015, +18,6 nel 2016, +12,8 nel 2017 e oltre il 10% nel 2018.

Infine la grande svolta: Comune e Nautico hanno annunciato il Patto per «La città della nautica» che prevede, come ha spiegato Saverio Cecchi, «un accordo decennale tra noi e Porto Antico per quanto riguarda aree e concessioni».

In sostanza, il Salone 2020 potrebbe allargarsi dalla Fiera al Porto Antico: «Con altri spazi in acqua e con la ricostruzione del Palasport - ha ribadito Saverio Cecchi - fra due anni saremo al top».

AR

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