Paola Castellazzo
Scoprire, o meglio, riscoprire la figura di Cristoforo Colombo. Parte da qui la grande manifestazione «GenovaEuropaMondo - Cristoforo Colombo - cinque secoli dopo» promossa per domani e sabato dalla Fondazione Carige insieme al Comitato nazionale per le Celebrazioni di Cristoforo Colombo e con la collaborazione del Centro studi Paolo Emilio Taviani. Incontri scientifici, libri, convegni, teatro, filatelia, Messa solenne e fiaccolata ma anche sfilata in costumi storici per una celebrazione che non vuole chiudersi tra le sale, che non vuole parlare a pochi, ma che nasce con l'intento di coinvolgere e rivolgersi a tutti, genovesi e non.
«Colombo continua a far parlare di se - spiega Vincenzo Lorenzelli, presidente della Fondazione Carige e padrino di questa grande celebrazione -. Protagonista della nuova era, Colombo viene, di volta in volta, osannato e criticato, ma mai dimenticato. La vitalità del personaggio, su cui incessantemente si accalorano dispute e dibattiti, mostra la sua straordinaria attualità. Soprattutto oggi, nell'era della globalizzazione. Il cinquecentenario dalla sua scomparsa è l'occasione per la città di rendere omaggio a questo grandissimo personaggio che il 20 maggio verrà ricordato in ogni parte del mondo. Genova non poteva non celebrare degnamente questo suo illustre cittadino, con una serie di manifestazioni di grande valore storico e scientifico, ma non solo».
Cinquecento anni di storia quindi, di storia del mondo moderno, che partì da Genova e torna oggi a Genova, dove trova le sue radici più profonde. Cinque secoli che sono stati, in vari modi, influenzati, modificati e plasmati da un uomo che con le sue capacità, con i suoi sogni ha infranto le barriere del mondo in cui viveva regalando a tutti una visione nuova della realtà. Parte dalla grandiosità, spesso discussa e controversa ma mai dimenticata di questo grande personaggio, «che tutti i sostantivi o gli aggettivi: mito, genio, enigma, simbolo, emblema - come spiega Claudio Scajola, presidente del Comitato nazionale per le Celebrazioni di Cristoforo Colombo - non sono in grado di contenere né descrivere» il viaggio alla scoperta di uno dei più importanti uomini che la storia abbia mai prodotto. Dalla sua vita, dalle sue scoperte, ma soprattutto dalla sua natura, capace di contenere e racchiudere sogno e realtà e di farli convivere in un viaggio che poi diventò non solo e non tanto la scoperta di un nuovo mondo, ma la creazione, la concezione stessa di un mondo diverso. Una figura amata e immortale, consacrata alla storia già cinquecento anni fa, quando il grande navigatore era ancora vivo, una figura affascinante su cui verterà il grande convegno «GenovaEuropaMondo» che vedrà il suo svolgimento nella Sala del Maggior Consiglio di Palazzo Ducale a cui parteciperanno studiosi provenienti da ogni parte d'Europa.
Domani, dopo il saluto delle autorità, Gabriella Araldi, presidente del Centro studi Paolo Emilio Taviani (indimenticato studioso che dedicò alla ricostruzione della vita di Colombo gran parte della propria esistenza), parlerà di «Taviani di fronte a Colombo», mentre Consuelo Varela affronterà le «Nuove questioni colombiane». Sempre in mattinata grandi emozioni con le importanti rivelazioni di Consuelo Varela, una delle più attente specialiste spagnole, che illustrerà in «prima» mondiale un documento inedito sul navigatore genovese. Un documento fino ad oggi coperto dal massimo riserbo che verrà reso pubblico proprio in occasione di queste manifestazioni.
Nel pomeriggio Simonetta Conti, collaboratrice di Taviani, parlerà di «Vichinghi, Cinesi e altre curiosità scientifiche» e Luis Adao da Fonseca, uno dei maggiori specialisti portoghesi, racconterà la storia intricata e appassionante de «La colonia italiana in Portogallo, l'Ordine di Santiago e Cristoforo Colombo», mentre Massimo Miglio, presidente dell'Istituto storico italiano del Medioevo, chiuderà i lavori con «La Chiesa di Roma e la conoscenza del mondo».
Il convegno sarà l'occasione per presentare libri autorevoli, volti a completare immensa bibliografia nata sulla figura «leggendaria» dell'Ammiraglio. Alle 18 infatti Juan Gil, uno dei più prestigiosi studiosi spagnoli e Roberto Guerrini, storico dell'arte, presenteranno il volume «Il caso Colombo», di Gabriella Airaldi ed Elena Parma, nel quale si approfondiranno il tema della «costruzione del mito» (anche ad opera dello stesso Colombo) e dell'iconografia che ne è scaturita. Una presentazione che sarà resa maggiormente interessante e vivace grazie all'intervento degli attori Enrico Campanati e Lisa Galantini del Teatro della Tosse che leggeranno brani tratti da testi colombiani.
Nella serata le celebrazioni si sposteranno dalle stanze che un tempo ospitarono dogi e principi, alle strade che vennero percorse da un Colombo ragazzino. Dalla sua abitazione in vico Ponticello, aperta per l'occasione, alla Cattedrale di San Lorenzo una lunga fiaccolata, con 50 figuranti in costume animerà le strade e le piazze cittadine nel tentativo di far rivivere un tempo passato che vive nell'immaginario dei genovesi. Una grande rievocazione che terminerà alle 21 quando nella Cattedrale il Cardinale Arcivescovo Tarcisio Bertone, celebrerà una Messa solenne per il cinquecentenario.
Da non perdere poi la tavola rotonda in programma sabato che nella Sala del Maggior Consiglio vedrà confrontarsi tutti i partecipanti del convegno di domani. A partire dalle 10, quando verrà presentato il francobollo commemorativo, del valore 0,62 euro, raffigurante Colombo intento a redigere il giornale di bordo durante il viaggio di scoperta, con annullo speciale, si discuterà di «Oriente e Occidente: la mediazione europea e il ruolo dell'Europa» e «Quale America? Esiste ancora una Hispanidad?».
«Si tratta quindi - afferma Gustavo Gamalero, consigliere di amministrazione - di due giorni pensati e voluti per per diffondere, anche tra i più giovani l'amore per una delle figure più affascinanti e complesse che la storia abbia mai raccontato.
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