Giovani scienziati con il futuro già in mano e la capacità di creare tecnologia che useremo nel prossimo futuro, sono questi i protagonisti dell'ultima edizione italiana del Sauce 12, la settimana edizione della competizione europea tra i veicoli autonomi sottomarini costruiti da universitari. A portare a casa il risultato, quest'anno in cui per la prima volta erano finalmente presenti dei team italiani, è stata l'École de Technologie Supérieure (ETS) du Quebec che ha sconfitto altre 14 squadre e si è aggiudicata il premio ed il finanziamento, oltre che l'attenzione delle realtà industriali del settore che hanno già individuato probabili nuovi scienziati da mettere sotto contratto.
Quella che si è svolta alla Spezia, presso il Centre for Maritime Research and Experimentation (che prima era conosciuto come Nato Undersea Research Centre), è stata una vera e propria olimpiade, con i robot costruiti dai vari team universitari che si sono sfidati in prove tecniche, percorsi ed altre attività tutte rigorosamente subacquee. Il secondo posto è andato all'Università di Luebeck (vincitrice nel 2011) e il terzo premio è andato a Ensta Bretagne. Per l'Italia, sempre assente a questa competizione internazionale che apre le strade alla ricerca professionale ed al mondo del lavoro, un premio è andato all'Università di Firenze come Miglior Esordiente.
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