il derby dei lettori

2 LA NUOVA GESTIONE
Genova può rinascere

insieme al Ferraris
Caro Massimiliano, per qualcuno forse sono un pazzo nel dire che la ripresa di Genova, se e quando ci sarà, passerà, insieme alle altre variabili economiche e sociali, proprio dal risultato positivo o meno del cambio di «variazione d'uso» del nostro stadio di Marassi, ma è quello che penso e non da oggi. La decisione del Comune di Genova di passare la gestione della stadio alla società Stadium è per gli abitanti del quartiere di Marassi la notizia che da anni aspettavano. Genova da un calcio al suo «storico» immobilismo per tuffarsi anima e cuore in quest'avventura.
Lo sport e l'intrattenimento affidato ad un team di professionisti in grado di far rivivere tutto un quartiere, da anni trascurato, è roba «non da Genova» (almeno fino ad ieri).
I dettagli non sono ancora dati da sapere, quel che è certo è che la presenza di Beppe Costa in qualità di Presidente è garanzia di impegno e qualità nell'offerta commerciale che si va a proporre.
Non oso pensare a livello strutturale le migliorie che saranno da fare, quel che è certo è che lo stadio «Luigi Ferraris» andrà a vivere una Nuova Vita.
Si potrebbe dire calcio, ma non solo. Dove il non solo potrebbe nel corso degli anni diventare una componente molto significativa tanto da fare concorrenza al dio pallone. Posti di lavoro, migliorie urbanistiche, nuova viabilità ed un nuovo sentimento di affetto da parte degli abitanti del quartiere nei confronti della propria zona abitativa. Per chi come me è nato e cresciuto a Marassi sapere che da domani verrà rotta la monotonia del quartiere per iniziare un'avventura diversa in grado di attrarre persone, genovesi e non, è motivo di grande soddisfazione.
Lo stadio come luogo e non più come un non luogo di aggregazione dove si può respirare un'aria diversa rispetto a qualunque altra parte della città. Nel nostro caso quello che si richiede allo sport è di veicolare il maggior numero di persone verso i suoi valori diluiti nelle tante attività che da esso possono derivare. In altre esperienze cittadine lo stadio concepito in chiave commerciale fa numeri importanti per tutti, residenti e non. In un momento storico come quello che stiamo vivendo in cui c'è una ripresa delle nascite lo stadio potrà diventare un formidabile contenitore di realtà ed esperienze da trasmettere ai più piccoli di assoluto rilievo.
La storia calcistica e sociale costruita negli anni dalle nostre squadre, il Genoa e la Samp (se accetta), come testimonianza di vita vissuta dalle persone in qualità di tifosi.
Non è poco. Non è mai poco tramandare di padre in figlio un qualcosa di vissuto e visto con i propri occhi nella speranza che le generazioni che verranno sapranno custodirlo per chi verrà dopo di noi.
Ormai da molti anni il calcio ha abbandonato la qualifica di espressione umana solo nello sport, per diventare nei fatti un super veicolo di comunicazione globale per chi ne è protagonista. Attenzione, nel calcio attuale i protagonisti non sono più solo i giocatori (come 40 anni fa), ma una buona fetta di notorietà è proprio per i tifosi.

Come dire, i tifosi di oggi non sono più come quelli dei tempi passati. Il mondo è cambiato ed il calcio è un testimone fedele di questo cambiamento.
Per il mondo dello sport della nostra città è iniziata una Nuova Era, un qualcosa in più per far «crescere» tutta la città.

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