Lei, Laura Pranzetti Lombardini, autrice del «Dizionario contemporaneo di buone maniere» (Gribuado Editore, 120 pagine, 12,90 euro), dice di essersi molto divertita a immaginarlo e poi anche a scriverlo. Ma questo non autorizza il lettore - complice lo stile ironico, in vari passaggi finemente arguto - a credere di trovarsi al cospetto di un manuale di veloce lettura e altrettanto rapida assimilazione: così, tanto per rinfrescare la memoria su metodi di comportamento che però, diamine!, conosciamo e, soprattutto, adottiamo già tutti benissimo. Errore madornale: il «Dizionario» mette in rigoroso ordine alfabetico una miniera di novità. Magari, in gran parte - sia consentito l'ossimoro - «antiche novità», nel senso di regole di vita universali, ma in molti (troppi) casi dimenticate in nome dell'evoluzione dei tempi e del costume. Vero che i tempi e il costume si evolvono, ma la buona educazione, la correttezza nei rapporti con il prossimo e con se stessi, nelle infinite attività che si svolgono in questo mondo globalizzato, ebbene, è proprio lì che - sottolinea sommessamente l'autrice - è indispensabile praticare le buone maniere. Che, in fondo, sono mutuate dal senso comune, se solo ci fermiamo a riflettere sul sacro principio: «Si deve prima di tutto - scrive Laura - saper rispettare se stessi e la propria persona e comportarsi con gli altri secondo le norme del buon vivere». Ricetta semplice ancorché poco praticata. Basta leggere, tanto per dire, alla voce «correzioni»: «Non correggete gli errori altrui in pubblico. È brutto vedere qualcuno battere due colpetti sulla schiena del povero malcapitato, dicendo: Stai dritto!». E a proposito della «stretta di mano»: «Dovrebbe essere la persona più importante a porgere la mano per prima. La mano deve essere ben ferma, non deve stritolare, ma nemmeno essere molliccia». E siamo solo alla prima parte, dedicata alle norme del buon vivere in società. La seconda - «Galateo della propria persona» - distribuisce strali del genere: «Camicie. Dovrebbero essere sempre ben stirate, altrimenti danno la sensazione che le abbiate tenute anche per dormire». Infine le regole di comportamento in ufficio e per il buon ricevere, che ridimensionano tante altre certezze.
Un libro, insomma, necessario e sufficiente per adottare uno stile adeguato. E un libro anche utile per un'ottima causa: quella che destina il ricavato delle vendite alla Onlus Mus-eRoma che segue nelle scuole di periferia italiane l'integrazione multietnica.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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