Sulla testa di Del Neri cade la prima tegola: Borriello ko 45 giorni

«Il Genoa è un'opportunità fantastica, la migliore che mi potesse capitare. È una delle piazze più importanti d'Italia con una tifoseria che esige e che ti dà grandi stimoli. C'è voglia di fare bene e di mettere le basi anche per i prossimi anni. Il mio passato alla Sampdoria? Il passato non si cancella. La stagione alla Samp rimarrà importante nella mia carriera. Sia io che loro abbiamo fatto una scelta diversa. Il derby? C'è tempo».
Dopo una stagione senza allenare, Gigi Del Neri è carico come una molla. La chiamata di Preziosi è arrivata subito dopo la partita persa dal Genoa con la Roma anche se Del Neri poteva diventare un allenatore rossoblù già lo scorso anno. «Fui contattato a dicembre, ma dissi di no per un problema personale. Avevo promesso a Preziosi che non sarei andato da nessuna parte. Ho aspettato un anno e ora eccomi qua. Dopo una stagione senza allenare, avevo voglia di tornare nel mio mondo», spiega il neo tecnico rossoblù, che nella nuova avventura sarà affiancato dal vice di sempre Francesco Conti (un passato nelle giovanili del Genoa), dal collaboratore tecnico Maurizio D'Angelo (ex giocatore del Chievo) e dal preparatore atletico Luca Alimonta. Il primo giorno di Del Neri a Pegli è però rovinato dalle notizie che arrivano dall'infermeria: Marco Borriello si deve fermare per un mese e mezzo. Gli esami a cui ieri l'attaccante si è sottoposto (risonanza più ecografia) hanno evidenziato un trauma distorsivo alla caviglia destra, con lesione capsulo-legamentosa. I tempi stimati dallo staff medico per il ritorno alla piena attività agonistica sono nell'ordine dei 45 giorni. Non basta: anche Jorquera è ko. Il fantasista cileno è alle prese con una distrazione di primo grado al muscolo adduttore di sinistra. Salterà la trasferta di San Siro, ma potrebbe recuperare per la gara successiva con la Fiorentina.
L'avventura di Del Neri quindi comincia in salita, ma il tecnico non si scompone. «Sarà un mese in cui lavoreremo il doppio, io e i miei collaboratori per acquisire informazioni sui vari giocatori. Il tempo è poco. Dovremo cambiare strada facendo. Si lavorerà per portare un'ideologia di gioco. Non mi piace parlare di moduli, ma di organizzazione. Adesso non stravolgerò nulla per non togliere sicurezze ai giocatori. Così non ci discosteremo da una difesa a quattro perché è quella che offre maggiori garanzie. La fase difensiva in Italia va fatta con grande attenzione».
La base è il 4-4-2 anche se l'assenza di Borriello costringerà Del Neri a studiare qualche alternativa come il 4-4-1-1 con un rifinitore alle spalle di Immobile. Del Neri considera la rosa del Genoa una rosa di qualità: «Immobile, Kucka, Borriello e Jorquera sono giocatori di grande levatura. C'è una difesa composta da giocatori esperti come Bovo e Canini. Si può lavorare bene». Preziosi concorda: «Abbiamo una buona squadra. A Del Neri non ho chiesto sfracelli. Il nostro obiettivo è quello di salvarci serenamente. Non mi diverto a cacciare gli allenatori. Non è vero che pagano solo loro, ma anche le società in termini economici. Negli ultimi tempi la squadra aveva denotato confusione mentale. Eravamo tranquilli in classifica, ma non sereni in prospettiva. De Canio ha lavorato bene, ma forse mi aspettavo delle cose diverse. Ho la certezza che Del Neri sia l'uomo giusto. Tra noi c'è stima e affinità. L'avevo già cercato l'anno scorso, ma mi aveva detto di no. L'ho chiamato domenica sera dopo la partita, era sei mesi che non ci sentivamo. Sono straconvinto della mia scelta. Del Neri ha firmato un contratto fino al 2014, con incentivi legati agli obiettivi, non al numero di vittorie».


A fine conferenza stampa «sfogo» del presidente del Genoa contro i giornalisti e in particolare Il Secolo XIX al quale replica l'Ussi, associazione dei giornalisti sportivi: «Preziosi ha usato espressioni denigranti per una intera categoria in modo generalizzato e, a nostro avviso, fuori luogo, portando avanti, inoltre, una forte polemica pubblica verso una specifica testata».

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