Giappone, l'ex ministro Naoto Kan è premier

Laureato in fisica si interessò per la prima volta alla politica nel 1968 prima di tuffarsi nel movimento ambientalista e pacifista degli anni Settanta. Eletto al Parlamento per la prima volta nel 1980. Al contrario di predecessori non fa parte di una famiglia con tradizioni politiche

Giappone, l'ex ministro Naoto Kan è premier

Tokyo - Naoto Kan, ex vicepremier e ministro delle Finanze, è stato eletto primo ministro del Giappone dal parlamento. Kan succede come primo ministro a Yukio Hatoyama, dimissionario dopo nove mesi per non aver mantenuto la promessa elettorale di far chiudere la base Usa di Okinawa. Kan, 63 anni, è un politico popolare in Giappone, sostiene la necessità del rigore di bilancio e di una riforma del sistema fiscale, con l’aumento della tassa sui consumi.

Profilo atipico Il nuovo premier è un militante della sinistra di vecchia data convertito al rigore finanziario: un profilo atipico nell’universo politico nipponico. Nato 63 anni fa e noto per il temperamento irascibile, Kan non fa parte di una famiglia con tradizioni politiche, al contrario della maggior parte dei suoi predecessori: laureato in fisica al Politecnico di Tokyo, si interessò per la prima volta alla politica nel 1968 prima di tuffarsi nel movimento ambientalista e pacifista degli anni Settanta. Eletto al Parlamento per la prima volta nel 1980, ottenne il suo primo incarico di governo nel 1996 come titolare della Sanità, costringendo l’esecutivo (di coalizione e dalla vita breve) a rivelare i dettagli di uno scandalo legato alla trasfusione di sangue infetto dal virus dell’Hiv.

Partito democratico Nello stesso anno partecipò alla fondazione del Partito Democratico Giapponese, gruppo eterogeneo che raccoglieva conservatori ribelli, ex sindacalisti e social-democratici, e contribuì all’ascesa del movimento fino a diventarne dirigente nel 2004; dovette però abbandonare l’incarico dopo aver ammesso di non aver pagato tutti i contributi pensionistici dovuti (e dopo aver tuonato contro numerosi esponenti del governo macchiatisi della stessa colpa).

Si rasò i capelli per penitenza Dopo lo scandalo per penitenza, si rase i capelli ed effettuò - vestito da monaco buddista - un pellegrinaggio nei templi dell’isola di Shikoku; successivamente Kan, sposato e padre di famiglia, finì nel mirino della stampa scandalistica dopo una notte passata in albergo in compagnia di una presentatrice televisiva: ne uscì dichiarando di non essersi macchiato di alcuna azione disonorevole.

Vicepremier, poi alle Finanze Quando il Partito Democratico approdò finalmente al governo nel 2009, venne nominato vicepremier e incaricato di dirigere il Dipartimento per le politiche strategiche, destinato a diminuire il peso della potente burocrazia nipponica: l’ente tuttavia non ottenne il successo sperato e Kan passò al Ministero delle Finanze.

Un passato da inventore Da studente Kan inventò

un sistema di calcolo automatico per i punti nel Mah-jong, Kan ha confessato di aver scelto al politica come via d’uscita: "Se la mia invenzione avesse preso piede sarei diventato ricco, ma nessuno ha voluto investirci".

 

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