L'allarme tsunami si abbassa, ma il terremoto e lo tsunami che hanno colpito ieri il Giappone potrebbe aver mietuto molte più delle 621 vittime finora accertate dall'Oms. Mancano all'appello, infatti, circa 9.500 persone solo nel porto di Minamisanriku, nella prefettura di Miyagi, una delle zone più colpite dal devastante tsunami seguito al terremoto di ieri. L'esercito ha inoltre ritrovato circa 400 cadaveri nel porto di Rikuzentakata. La zona ieri era stata completamente inondata dalle acque. Le immagini della devastazione causata dallo tsunami sono state trasmesse dalle televisioni nipponiche e avevano già fatto presagire un pesante bilancio delle vittime.
Si temono 1700 vittime Non si hanno più notizie dei quattro treni passeggeri che viaggiavano ieri lungo la costa del Giappone. Non è chiaro quante persone si trovavano a bordo dei treni. Quello che è certo è che è "un disastro "senza precedenti" da superare "tutti insieme", come ha detto il premier giapponese Naoto Kan, in conferenza stampa, dopo un sopralluogo sui luoghi distrutti dallo tsunami. "Il sisma, ha aggiunto, ha causato uno tsunami più grande del previsto. Per la ricostruzione ci sarà bisogno dell’apporto di tutti. Ora è necessario pensare alle evacuazioni e alla messa in sicurezza. Questa terribile calamità ci renderà ancora più uniti e più forti".
Si abbassa l'allarme Mentre Tokyo torna alla normalità e riapre l'aeroporto, l’Agenzia meteorologica giapponese (Jma) ha abbassato l’allarme tsunami per le coste dell’arcipelago: secondo l’ultimo bollettino, diramato nel primo pomeriggio, sono scese a quattro le prefetture a rischio massimo di tsunami, con onde anomale potenzialmente oltre i tre metri di altezza.
Le aree dove vige ancora l’allarme rosso sono quelle nord-orientali già colpite duramente dagli tsunami di ieri, seguiti al potente sisma di 8,9 gradi Richter: le prefetture di Iwate, Miyagi e Fukushima, e il tratto costiero della prefettura di Aomori. La maggior parte delle zone del Paese, compresa la baia della capitale Tokyo, presenta adesso l’allarme di colore giallo, corrispondente al pericolo di onde alte fino a mezzo metro.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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