Gioia e drammi: la lunga notte dei tifosi azzurri

Ovunque un tripudio di bandiere tricolori e tanti cori per i nostri «eroi»

Marco Zucchetti

C’è la vendittiana «Notte prima degli esami», ci fu la «Notte dei lunghi coltelli» e da domenica c’è anche la «Notte della Vittoria Mondiale». Notte di festa scatenata, di piazze in delirio, caroselli e bandiere. L’Italia impazzisce per la Nazionale, milioni di persone non vogliono saperne di andare a dormire.
A Milano erano oltre 200mila e hanno bloccato tram e autobus, ballando sui tetti. A Pesaro hanno tentato di spostare a spallate la sfera bronzea simbolo della città. A Verona uno dei cannoni di scena dell’Arena è stato ritrovato nella fontana di piazza Bra. A Capri invece il rigore di Grosso costringerà una coppia a chiamare il figlio nascituro Fabio, come promesso dal padre in piena trance degli undici metri. E sempre in tema di figli, singolare la notte di un 18enne di Diano Marina, Imperia, che ha costretto la madre a chiamare i carabinieri per farlo smettere di cantare a squarciagola.
Purtroppo accanto alla gioia c’è stato spazio per l’inciviltà. Il bollettino parla di quattro morti, numerosi feriti, atti vandalici, furti, scontri con la polizia. Nel Salernitano il 16enne Luca Salimbene stava esultando sporto dal finestrino quando la macchina su cui viaggiava, guidata da un 15enne in stato di ebbrezza, si è ribaltata e per lui non c’è stato niente da fare. Incidente mortale anche nel Potentino, dove Antonella Carenza, 19 anni, è uscita di strada con la sua auto. Una vittima anche a Rapallo, dove è stato ripescato - ancora avvolto nel tricolore - il corpo di Carlo Alberto Cavenaghi, un 20enne turista milanese uscito nottetempo in gommone per festeggiare. Soltanto il pretesto della partita, invece, per l'agguato di camorra avvenuto a Napoli nel quartiere di Chiaiano, dove dei killer in moto hanno freddato il pregiudicato 30enne Michele Coscia.
Follia. In città come in provincia. Se Roberto Loi ha approfittato della finale per un’evasione-lampo dal carcere di Alghero (è stato prontamente catturato), nel Bresciano un 37enne ha pensato di far cessare i caroselli sparando contro le auto e il vicino oratorio. A Rieti un ragazzo ha perso due dita della mano per lo scoppio di un petardo, mentre a Napoli un bambino è stato ferito alla testa da un bicchiere lanciato in aria. A Trasacco, in Abruzzo, un marocchino simpatizzante della Francia è stato arrestato per tentato omicidio dopo aver colpito alla testa con una bottiglia un suo connazionale. Infine a Vevey, in Svizzera, un 16enne versa in gravi condizioni dopo essere stato pestato da alcuni tifosi italiani.
Non si contano poi gli atti di teppismo. Automobili e cassonetti incendiati, vetrine spaccate e saccheggiate, volanti della polizia ribaltate. Le forze dell’ordine si sono trovate al centro di sassaiole a Padova, Lamezia Terme, Roma e Milano, dove al 118 sono pervenute oltre mille richieste di soccorso in sei ore.


Infine dall’estero due episodi contrastanti: mentre a Shanghai dopo il trionfo è nato un rumoroso e non autorizzato corteo spontaneo con centinaia di italiani gioiosi a festeggiare tra l’incredulità della polizia, in Burundi tre persone sono morte e 25 sono rimaste ferite a causa dell'esplosione di una granata durante i festeggiamenti per la vittoria italiana.

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