Il giovane Cuomo in pole position per la prossima Sec

Il giovane Cuomo in pole position per la prossima Sec

Di nome fa Andrew, di cognome Cuomo. Ha un grande passato, perlomeno familiare, com’è inevitabile quando si è figli di Mario, amato ex governatore dello Stato di New York. E potrebbe avere un grandissimo futuro, imprevedibile solo pochi giorni fa. Tutto dipenderà dal nome del prossimo presidente Usa. Cuomo, che ha 51 anni e che fino al 2003 era sposato con Kerry Kennedy, è un democratico; logica vorrebbe che il suo benefattore fosse Barack Obama. E invece no. Sia chiaro: Andrew fa il tifo per il senatore di colore, che però non lo ha incluso tra i suoi fedelissimi. Chi stravede per lui è John McCain, che, come noto, è repubblicano, ma che, da quando è esplosa la crisi finanziaria, ha riscoperto la sua indole di Maverick ovvero di politico anticonformista, allergico alla disciplina e agli schemi di partito.
Christopher Cox è repubblicano e suo amico personale da anni, ma ha la sventura di presiedere la Sec, l’organismo di controllo della Borsa. La settimana scorsa McCain ha dichiarato che se fosse presidente lo licenzierebbe su due piedi per non aver saputo prevenire «il casinò finanziario che ha affossato Wall Street». E chi metterebbe al suo posto? La risposta è giunta domenica durante un talk-show televisivo: Andrew, naturalmente. Pazienza se è democratico, per il vecchio John, in un’America che non può più permettersi di sbagliare, conta solo la tempra dell’uomo. E la tempra di Cuomo gli piace moltissimo. Durante la presidenza Clinton fu ministro per lo sviluppo urbano. Ora di professione fa il procuratore generale di New York. Nel gennaio 2007 prese il posto di Eliot Spitzer, il giustiziere eletto governatore e poi costretto alle dimissioni per eccessiva frequentazione di prostitute. Andrew non è un moralista, ma è stato uno dei pochi a sfidare i colossi bancari quando il loro potere era ancora considerevole. Ha chiesto 25 miliardi di dollari all’Ubs per aver venduto a 50mila clienti derivati ad alto rischio spacciandoli per prodotti sicuri.

Ha costretto Wachowia, Citigroup, Merril Lynch a ricomprarsi titoli spazzatura per miliardi di dollari e ha chiuso la porta in faccia a Morgan Stanley quando si è permessa di offrire solo 4,5 miliardi di risarcimenti.
E poi Andrew ha il volto da bravo ragazzo e da tempo profetizza la fine dei «pistoleri di Wall Street». Buone maniere e polso di ferro.

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