Cava dei Tirreni – Gran finale di tappa, in volata, con i big della classifica, Evans e Vinokourov, a tentare il colpaccio in una corsa – la Frosinone-Cava dei Tirreni (187 km) - che doveva essere appannaggio esclusivo dei velocisti. Invece anche stavolta il Giro ha riservato una sorpresa nel finale. Vince Matthew Goss (Htc-Columbia) - 4h 08'17'' - il terzo australiano ad alzare per primo le braccia in questa edizione della Rosa, davanti a Filippo Pozzato (Katusha) e allo statunitense Tyler Farrar (Garmin). Il kazako Alexandre Vinokourov (Astana) conserva la maglia rosa di leader.
Gincane tra le pozzanghere "E’ stata dura negli ultimi 30 km – commenta a caldo Goss - soprattutto per il maltempo". In effetti, nel punto più a sud raggiunto dal Giro nel 2010, in alcuni tratti i corridori hanno dovuto fare delle vere e proprie gincane tra le pozzanghere.
La corsa La sfida viene lanciata da un quartetto, dopo appena nove km, con l’attacco di Cheula (Footon), Stamsnjder (Rabobank), Barry (Sky) e Ignatiev (Katusha). Alla fine resistono gli ultimi due, ma vengono ripresi a 5 km dal traguardo quando il gruppo torna compatto. I big sono giunti insieme alla volata finale, con la sola eccezione dello spagnolo Sastre che, anche a causa di una foratura ai -20 km, taglia il traguardo con un distacco di 1'50'' circa. Lo svizzero Bertogliati prova ad anticipare la volata a mille metri dal traguardo, poi viene ripreso e a provarci sono i big. Dopo un testa a testa avvincente fra Vinokourov ed Evans, è Goss a sorprendere tutti, infilandosi sulla sinistra e bruciando allo sprint Pozzato.
Classifica Nessuna variazione di rilievo nelle posizioni di vertice della classifica generale: la maglia rosa resta sulle spalle del kazako Vinokourov (Astana) con 1'12'' di vantaggio su Evans e 1'33'' su Vincenzo Nibali (Liquigas). Quarto Ivan Basso (Liquigas) a 1'51''.
La prossima tappa Nel trasferimento dal Tirreno all’Adriatico prevale la monotonia di un percorso che, da Avellino a Bitonto (230 km) c’è una sola salita,
nell’Appennino Lucano, al Valico dell’Imbandina (688 metri). Niente di impressionante: dieci km di salita con una pendenza media del 3,8%. Attenzione alla curva, in leggera salita, posta a 350 metri dal traguardo.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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