Il Gorgonzola parla spagnolo

Il formaggio made in Lombardia sbarca a Madrid. Assessore Ferrazzi: “Il settore lattiero-caseario padano è giustamente impegnato a incentivare le sue strategie di promozione e posizionamento all'estero”

Alcuni affermano che il gorgonzola sarebbe stato fatto per la prima volta, nella località omonima alle porte di Milano, nell’anno di grazia 879. Di certo è che lo “stracchino verde” è prodotto con le mungiture autunnali della transumanza di ritorno dalle malghe e che possiede un ben definito parallelo con gli altri formaggi lavorati dai diversi funghi penicillii in tutto l’arco alpino. Comunque, Gorgonzola rimane il centro di maggior fama,se non di maggior produzione del formaggio che, sorpresa, ha conquistato anche gli spagnoli. Infatti, il gorgonzola (insieme a provolone valpadana e parmigiano reggiano) è protagonista di Madrid Fusiòn, uno dei più prestigiosi appuntamenti mondiali dedicati all’alta ristorazione, che si svolge dal 19 gennaio per quattro giorni nella capitale spagnola. Obiettivo? Consolidare e aumentare le esportazioni in un Paese che negli ultimi anni sta già rappresentando uno dei più importanti sbocchi commerciali per le eccellenze agro-alimentari lombarde. “Questa rassegna costituisce una vetrina prestigiosa e una grande occasione di visibilità per aumentare la presenza di tre formaggi dop lombardi e italiani in Spagna, un Paese che per tradizione e ricerca della tipicità in cucina ben si presta alla promozione di alcune delle nostre migliori eccellenze” osserva Luca Ferrazzi, assessore lombardo all’Agricoltura. Dettaglio, testimonial d’eccezione della quattro giorni spagnola è lo chef Carlo Cracco. Gorgonzola, provolone valpadana e parmigiano reggiano parteciperanno alla manifestazione con uno stand collettivo e saranno protagonisti di un convegno durante il quale tre tra i più famosi chef spagnoli, Nacho Manzano, Jordi Vilà e Paco Roncero, prepareranno alcuni piatti particolari abbinando i tre formaggi a ricette tipiche della cucina iberica. “La partecipazione a Madrid Fusiòn di tre riconosciute eccellenze del nostro comparto produttivo” continua Ferrazzi “può essere guardata con interesse dall'intero settore lattiero-caseario lombardo, giustamente impegnato a incentivare le sue strategie di promozione e posizionamento all'estero. Esportare in Spagna la tipicità significa fare leva sulla nostra storia e tradizione che ben si possono esprimere nella cultura gastronomica di quel Paese. Le nostre sono culture vicine e affini che si possono incontrare, conoscere meglio e apprezzare reciprocamente”.

Ah, dettaglio: in agenda bisogna già mettere un altro impegno made in Lombardia ossia la partecipazione di numerose etichette lombarde alla borsa vini, che si terrà a New York il 28gennaio nell’ambito di Italian Wine Week.

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