Gourcuff: «Ma non sono Zidane»

Al tavolo dei nuovi arrivati, con Favalli, Foggia e Coppola (che non ha superato le visite mediche) ieri c’era anche il giovane Yoann Gourcuff, un metro e 85, vent’anni da una settimana, detto Petit Zizou. Carneade? Ariedo Braida strizza l’occhio: «Vi ricordate di Kakà? Diciamo che si va in giro, si seleziona, si decide di puntare su un giocatore e lo si segue per una intera stagione. Lo abbiamo fatto e alla fine il responso è stato: è uno da Milan».
Il direttore generale dell’area sportiva, confida altri particolari: «Yoann è venuto a Milanello con suo padre Christian, allenatore, hanno visto tutto quello che c’era da vedere, con calma, hanno capito che questa è una società seria e poi hanno deciso». Era corteggiato da Ajax e Arsenal, 36 partite con il Rennes e sei reti nell’ultima stagione. Ancelotti dice: «Questo è un centrocampista moderno, può giocare in diversi ruoli, ha qualità e dinamismo. Noi dobbiamo solo evitare di creargli difficoltà di inserimento».

Petit Zizou, perché in Francia è considerato l’erede di Zidane: «Meglio non commentare - dice Yoann -, il paragone è improponibile e mi fa quasi ridere. Al momento posso solo sperare di diventare un giocatore importante».

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