Il governo di minoranza ceco dovrebbe vedersi garantito il tempo di completare il proprio termine di sei mesi alla presidenza di turno dell'Unione Europea anche se il Parlamento di Praga dovesse votare la sua decadenza la prossima settimana. Lo ha detto il leader dell'opposizione socialdemocratica Jiri Paroubek. Martedì Paroubek è convinto di disporre dei numeri in aula per far cadere l'esecutivo di centrodestra guidato da Mirek Topolanek, che si regge su una maggioranza risicatissima di 101 seggi su 200, ovvero dei deputati del suo partito civico-democratico ODS, dei democristiani e dei verdi: secondo Paroubek alcuni depuati si sarebbero convinti a lasciare la maggioranza. Secondo la legge, il governo dovrebbe a quel punto dimettersi, ma la Costituzione prevede che resti in carica fino alla nomina di un nuovo esecutivo. Paroubek sostiene che questo dovrebbe accadere solo dopo la fine della presidenza ceca dell'Ue in giugno.
«Riteniamo che questo governo stia per cadere - ha detto il leader socialdemocratico in un discorso teletrasmesso durante il congresso del suo partito -, ma dovrebbe finire quel che ha cominciato: tanto sappiamo tutti che sarà una questione di poche settimane». I socialdemocratici puntano a elezioni anticipate, ma non è facile ottenerlo con le leggi ceche e potrebbe volerci molto tempo, durante il quale la lotta politica si inasprirebbe: da qui l'apparente gesto di generosità verso gli avversari politici del centro-destra. Paroubek è anche consapevole che indebolire la guida ceca dell'Ue avrebbe un pessimo effetto sugli sforzi comuni per combattere la crisi economica.
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