Roma«Il pedaggio sul Gra? Impossibile: se qualcuno sul raccordo mette qualcosa per far pagare il pedaggio vado io con la macchina e lo sfondo». Parola di Gianni Alemanno detto «Hulk», muscolare sindaco di Roma che in giorni di aumenti di tariffe autostradali fa il Robespierre del casello al grido di «non toccateci il raccordo!». Anello autostradale molto caro ai romani, che amano imbottigliarcisi a velocità trascurabili per andare da una parte allaltra della città evitando il centro: unarteria che i romani faticano a considerare autostrada e che quindi troverebbero oltremodo odioso dover pagare. Da qui linvettiva quasi teppistica del primo cittadino. Che poi precisa: «Laumento ai caselli è una decisione ministeriale che non riguarda solo le porte di Roma. Quello che è stato garantito dal governo è che non cè un pedaggio sul Gra per i cittadini che si spostano da una parte allaltra della città».
Di sicuro le parole di Alemanno non sono passate inosservate. Cè chi, come il senatore della Lega Nord Cesarino Monti è preoccupato dalleventuale danno erariale dellabbattimento del casello: «Alemanno faccia quel che vuole, limportante è che i danni del casello li paga lui e che lautomobile non sia unauto blu che paghiamo noi». Cè chi, come i deputati brianzoli Renato Farina (Pdl), Paolo Grimoldi (Lega Nord) quasi invidia Alemanno: «I brianzoli e i monzesi pagano da anni 1,60 euro, senza protestare, per percorrere la tangenziale Nord, un tragitto molto più breve e persino più congestionato e male attrezzato del Gra di Roma. Invitiamo perciò fraternamente il sindaco della capitale Alemanno a partecipare con noi, per solidarietà con il nostro vessato popolo, allo sfondamento della barriera al casello in uno qualsiasi dei prossimi giorni a sua scelta». I due hanno anche in mente la suddivisione dei compiti: «La macchina ce la mette lui, noi il carrozziere per aggiustarla. Roma da quel giorno diventerà molto più popolare». E cè chi, come Bruno Astorre del Pd, vicepresidente del consiglio regionale del Lazio, ne fa quasi una questione di stile: «Servono risposte politiche e amministrative serie, non uno sfonda-porte. Al sindaco Alemanno, come alla presidente Renata Polverini (anche lei dichiaratasi contraria al pedaggio sul Gra, ndr) dico che emerge chiaramente linadeguatezza della loro azione politico-istituzionale. Appaiono inermi, subalterni, al cospetto dellesecutivo nazionale».
Intanto il Codacons annuncia un ricorso al Tar del Lazio contro gli aumenti autostradali: «A Roma - spiega il presidente dellassociazione Carlo Rienzi - a essere penalizzati sono esclusivamente i cittadini che abitano fuori dal Gra e che utilizzano con frequenza arterie di interconnessione come lA24 o lA12.
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