Il passante accerchiato e pestato, poi gli scontri con la polizia. Violenza antifascista a Bologna

I centri sociali hanno tentato di raggiungere il corteo di destra, scontrandosi con le forze dell'ordine e colpendo un cittadino. In un video, il lancio di una bomba carta sui poliziotti

Il passante accerchiato e pestato, poi gli scontri con la polizia. Violenza antifascista a Bologna
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Da una parte, gli scontri fra antagonisti e forze dell'ordine. Perché i soliti "bravi ragazzi" non si smentiscono mai. Dall'altra la manifestazione promossa dalla Rete dei Patrioti. A Bologna sono ore di tensione: i collettivi dell'ultra-sinistra hanno seminato disordini proprio durante il corteo di estrema destra in corso nella città delle due torri. Gli antagonisti hanno tentato di raggiungere la zona riservata alla manifestazione dei Patrioti, entrando a più riprede in contatto con la polizia che stava proprio cercando di evitare le situazioni di disordine. Nel parco bolognese della Montagnola, i militanti dell'ultrasinistra hanno lanciato oggetti e petardi contro le forze dell'ordine. E la furia rossa si è accanita anche contro un passante, accerchiato e malmenato dai compagni.

L'uomo, che stava camminando in strada con la fidanzata, è stato circondato da alcuni partecipanti al corteo antifascista partito da piazza Nettuno. Pochi minuti dopo la partenza, il gruppo ha incrociato l'individuo con un vistoso tatuaggio, su Strada Maggiore. C'è stata una lite, pare siano volati insulti e una quindicina di attivisti lo hanno raggiunto e picchiato. Il malcapitato si è allontanato sanguinante. E meno male che, alla vigilia della giornata odierna, a Bologna la sinistra aveva alzato la voce contro il corteo di estrema destra, chiedendone la sospensione e il rinvio. In realtà, a fomentare le tensioni sono stati gli attivisti dei collettivi rossi (almeno un migliaio di persone a fronte di circa duecento aderenti alla sfilata dei Patrioti).

I centri sociali - riferiscono le cronache locali - non si sono infatti limitati a organizzare una contro-manifestazione ma hanno cercato anche di aggirare il blocco posto dagli agenti di polizia proprio per evitare il contatto tra i due cortei di segno opposto. A ondate, i manifestanti si sono scontrati con i poliziotti in tenuta antisommossa in corrispondenza del parco della Montagnola. I collettivi, in particolare, sono arrivati in via Irnerio e, di fronte allo schieramento imponente di forze di polizia, hanno deviato di corsa attraverso il parco per raggiungere piazza XX settembre e quindi il corteo di Patrioti e Casapound.

Grazie all'intervento degli agenti, i due cortei non sono entrati in collisione. Nei momenti di maggiori tensione, dalle fila degli antagonisti sono stati scagliati contro gli agenti oggetti e grossi petardi. In un video, si vede distintamente il lancio di una bomba carta contro i poliziotti e, dopo l'esplosione, il successivo tentativo degli antagonisti di avanzare. Le solite scene di guerriglia urbana, il solito assalto nel nome di un falso "antifascismo" usato come semplice pretesto per seminare disordini.

Contro la manifestazione dell’estrema destra era sceso in campo anche il sindaco Matteo Lepore che aveva chiesto di spostare il corteo. Al primo cittadino si erano aggiunti l’Anpi, la Cgil e diversi esponenti del centrosinistra, compresi Elly Schlein (Pd) e Nicola Fratoianni (Si). Chissà se quelle stesse voci si alzeranno ora per condannare le violenze degli antagonisti contro la polizia. Per il momento, le uniche parole chiare sono arrivate dal governo e in particolare dal premier Giorgia Meloni e dal ministro dell'Interno, Matteo Piantedosi. "Oggi pomeriggio a Bologna ancora una volta le forze di polizia, schierate a difesa della sicurezza pubblica e della libertà di manifestare, sono state oggetto di vergognose aggressioni e violenze da parte di gruppi di facinorosi. A loro va la mia più convinta solidarietà e la profonda riconoscenza per l'equilibrio ancora una volta dimostrato e le difficoltà sempre maggiori con cui sono costrette a confrontarsi con manifestanti ed agitatori di varia estrazione", ha dichiarato il capo del Viminale. E ancora, ha aggiunto: "Confido che tutte le forze politiche e sociali del paese, senza tentennamenti o speciosi distinguo, sappiano prendere le distanze da comportamenti pericolosi ed inaccettabili in democrazia".

Tutte le forze politiche del centrodestra non hanno esitato a pronunciare la propria condanna a quanto accaduto. "Sono vicino agli agenti della polizia di stato aggrediti a Bologna da anarchici e antagonisti. Grato alle forze dell'ordine che continuano a garantire la libertà di manifestare e la nostra sicurezza. Auguro ai feriti una pronta guarigione", ha scritto sui social il vicepremier e ministro degli Esteri Antonio Tajani. Esplicito anche il ministro dei Trasporti e vicepremier Matteo Salvini: "Delinquenti rossi, con sassi e bastoni, all'assalto della Polizia. Il vostro posto non è Bologna, è la galera. Onore alle Forze dell'Ordine".

Domenico Pianese, segretario generale del sindacato di Polizia Coisp, ha invece dichiarato: "Quanto accaduto a Bologna rappresenta un attacco deliberato e vile contro lo Stato e le forze dell'ordine incaricate di garantire la sicurezza e l'ordine pubblico. È inaccettabile e oltraggioso che gli agenti debbano affrontare aggressioni premeditate da parte di gruppi di antagonisti che, dietro la maschera dell'ideologia, seminano caos e distruzione. Lanciare fumogeni, petardi e cercare scontri fisici non è protesta, ma violenza criminale che merita una risposta ferma e inequivocabile da parte delle istituzioni". Il sindacalista ha quindi espresso "totale solidarietà agli agenti feriti", ribadendo "la necessità di adottare misure severe e immediate per fermare chi, senza scrupoli, minaccia la sicurezza pubblica e mina il rispetto delle leggi".

A sottolineare il carattere violento del corteo antifascista è stato anche Stefano Paoloni, Segretario Generale delSap (Sindacato Autonomo di Polizia). "Oggi a Bologna in occasione della manifestazione organizzata dai gruppi antagonisti abbiamo assistito a episodi di violenza messa in atto da persone con evidente indole criminale. Il corteo ha volontariamente e dolosamente caricato le forze dell'ordine", ha scandito il poliziotto. "Le immagini sono chiare e questa volta nessuno potrà strumentalizzare l'operato delle forze dell'ordine. Ora ci aspettiamo una presa netta di distanza da parte di tutti, diversamente significa essere complici di questi delinquenti", ha aggiunto.

Il sindacalista ha infine posto l'attenzione sulle condizioni di lavoro non facili per gli agenti di polizia. "Per il timore di strumentalizzazioni gli operatori di polizia vengono esposti a rischi eccessivi e purtroppo sono diversi i colleghi che ne stanno facendo le spese.

Gas lacrimogeni e idranti sono utili ad evitare il contatto e quando necessario vanno utilizzati. È ora che nei riguardi dei professionisti del disordine siano previste sanzioni gravi e e non sia prevista alcuna indulgenza alcuna. Inneggiare alla rivolta sociale è pericoloso. La violenza va condannata sempre".

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