Il governo ridisegna Difesa e intelligence: valzer di nomine

Il governo ha avviato un ampio rinnovamento dei vertici della Difesa e dei Servizi di Sicurezza, che sarà completato nei prossimi mesi. La prima tornata di nomine è arrivata al termine del Consiglio dei ministri di ieri ed in realtà era attesa alla fine del 2009. Alcuni incarichi infatti erano già giunti a scadenza. Il governo ha scelto i nuovi ufficiali che guideranno l'Aeronautica, la Marina, la parte tecnico-amministrativa della Difesa ed ha anche deciso un primo cambio della guardia per quanto riguarda i servizi di intelligence.
Il pacchetto di nomine, come è da prassi, è stato comunicato ai vertici dell’opposizione, in particolare del Pd, con il coinvolgimento del sottosegretario alla presidenza del Consiglio Gianni Letta. Ovviamente la scelta degli uomini è responsabilità del governo, ma trattandosi di incarichi che sono (o dovrebbero essere) assolutamente istituzionali, l’etichetta politica prevede una certa consultazione con l’opposizione. Non una concertazione.
Per quanto riguarda le Forze armate in particolare i nomi dei candidati sono stati proposti dal ministro della Difesa Ignazio La Russa, sulla base di una terna di candidature (in qualche caso i nomi sono anche di più).
Il governo ha innanzitutto deciso di rinnovare di un semestre, fino alla fine di agosto, il mandato del numero uno delle Forze armate, il generale Enzo Camporini. Che potrebbe beneficiare di un’ulteriore estensione. Ci sarà un uomo nuovo invece a dirigere l’area tecnico-amministrativa della difesa: il generale dell’esercito Biagio Abrate, oggi capo di gabinetto del ministro La Russa, assumerà l'incarico di Segretario della difesa e direttore generale degli armamenti, sostituendo il parigrado Aldo Cinelli.
A guidare l’Aeronautica sarà il generale Giuseppe Bernardis, attualmente sottocapo di stato maggiore della forza aerea. Bernardis prenderà il posto del generale Daniele Tei, che sta concludendo la sua carriera militare. Una parziale sorpresa la nomina dell'ammiraglio Bruno Branciforte a capo di stato maggiore della Marina, per sostituire il parigrado Paolo La Rosa. In realtà la scelta di Branciforte, che guida dal 2006 l’Aisi, il servizio segreto “esterno”, riflette il desiderio del governo di mettere un uomo nuovo all’intelligence. Potrebbe essere il generale dell’Esercito Adriano Santini, attuale sottocapo dell’Esercito. Il rapporto tra Branciforte è il governo era logorato, ma la scelta di promuoverlo alla guida della Marina conferma il riconoscimento per un ufficiale di grande valore. Non è escluso poi che il governo voglia proseguire nel rinnovamento della comunità intelligence.

Infine, è imminente anche la scelta del nuovo comandante del Comando operativo interforze, il Coi, che gestisce le operazioni militari all’estero: il candidato più accreditato è un altro ufficiale dell’esercito, il generale Giorgio Cornacchine, attuale vicedirettore operativo dell’Aisi.

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