Molti si aspettavano un esecutivo di pochi mesi, tanti temevano derive fasciste. Ma, a più di un anno dall'inizio del governo guidato da Giorgia Meloni, la realtà ha raccontato altro. Elogi e applausi al primo ministro da parte dell'autorevole Bloomberg, un ritratto che pone l'accento sui tanti risultati raggiunti dalla leader di Fratelli d'Italia ma anche sui possibili pericoli, a partire dalla scarsa fiducia nei confronti degli alleati."Segue il suo istinto, non si fida praticamente di nessuno e prende le sue decisioni da sola", l'analisi del giornale americano:"In un paese dove, notoriamente, molti governi crollano dopo un anno, pochi pensavano che sarebbe durata. Ma la Meloni è abituata a essere sottovalutata".
Nonostante le tante chiacchiere sull'estrema destra e i passi falsi del caso, Meloni ha dimostrato con i fatti flessibilità e pragmatismo."Ha intrappolato i rivali, consolidato di nascosto il potere e rimodellato il centrodestra quasi interamente secondo la sua immagine", l'analisi con tanto paragone di spessore: "Ciò la mette sulla buona strada per diventare il politico italiano più influente dai tempi di Silvio Berlusconi".
Il premier ha l'ultima parola su ogni dossier, dalle trattative politiche alla politica estera, ma c'è un fattore da non sottovalutare: la sua "dipendenza" da un gruppo particolarmente ristretto di confidenti. Per Bloomberg è sia una fonte di forza che la sua più grande debolezza. Ne fanno parte l'assistente personale Patrizia Scurti, la sorella Arianna e il cognato nonchè ministro dell'Agricoltura Francesco Lollobrigida.
In attesa di ospitare il G7 nel 2024, Meloni ha costruito una rete di alleati internazionali di tutte le convinzioni politiche. Bloomberg ha posto l'accento sul mancato appoggio a Donald Trump in vista delle elezioni presidenziali del 2024, ricordando il grande rapporto costruito con l'attuale presidente Joe Biden. Dal legame con l'ungherese Viktor Orban a quello con il polacco Mateusz Morawiecki, Meloni ha anche saputo dimostrare grande intelligenza nella gestione dei toni.
Sul punto, un diplomatico britannico ha osservato come il premier italiano sia riuscito ad abbandonare la retorica incendiaria sulla migrazione verso un approccio più misurato e orientato alla soluzione.
Dopo le tensioni iniziali con Macron, in Francia è vista come una leader pragmatica e non come una radicale di estrema destra. Anche il dossier economico è momentaneamente sotto controllo: l'Italia ha evitato la recessione e il giudizio delle agenzie di rating è positivo. Un successo su tutta la linea.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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