Nel calderone degli aumenti indiscriminati rientrano anche i prodotti per l’infanzia che continuano a costare troppo nonostante il taglio dell’Iva deciso con la manovra finanziaria. A lanciare il grido d’allarme è stato il ministro delle Imprese e del Made in Italy Adolfo Urso, il quale ha chiesto al Garante per la sorveglianza dei prezzi di convocare urgentemente un tavolo di discussione a cui dovranno sedere tutte le parti in causa.
La riduzione dell’Iva
Grazie alla legge di bilancio 2023, per alcuni prodotti per l’infanzia, come pannolini, latte e seggiolini auto, l’aliquota Iva è stata ridotta al 5%. L’obiettivo era alleggerire le famiglie con bambini piccoli rendendo i prezzi dei beni di prima necessità meno cari. A quanto pare, gli incrementi del costo di questi prodotti ha annullato, di fatto, l’incentivo promosso dal governo. “Dal monitoraggio effettuato dal Garante – hanno dichiarato i funzionari del ministero al quotidiano La Nazione – è emerso che nei primi tre mesi di applicazione delle aliquote ridotte, fino a marzo scorso, gli effetti della manovra non appaiono interamente trasferiti a vantaggio del consumatore”.
L’intervento del ministro
Il ministro Urso, di fronte alle criticità espresse dal Garante per la sorveglianza dei prezzi ha deciso di intervenire.“La lotta all’inflazione – ha detto – è tornata a essere in prima fila e resta il principale problema che abbiamo sul fronte dei consumi e il ministero sta concentrando di volta in volta l’attenzione su fronti particolarmente sensibili: il primo è stato, nei giorni scorsi, il caro-pasta. Ora affrontiamo il problema dell’incremento dei prezzi sui prodotti per l’infanzia”.
Il programma del governo
Il governo, intanto, sul tema tanto discusso ha intenzione di agire con costanza e determinazione, affinché si riducano i prezzi dei prodotti per l'infanzia, con un'operazione trasparenza che faccia conoscere chi ne ha eventualmente approfittato.
Il punto è che, per questi articoli, la manovra ha previsto una riduzione dell'Iva che non ha portato i benefici attesi per i consumatori. La riduzione dei prezzi c'è stata, secondo il ministero delle Imprese e del Made in Italy, ma è pari solo al 50% di quella prevista.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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