La Camera ha approvato in via definitiva il decreto legge Fiscale collegato alla manovra economica, con 151 voti favorevoli, 111 contrari e 4 astensioni, confermando la fiducia posta dal governo. Questo provvedimento, contestuale alla legge di Bilancio, anticipa importanti misure in materia di imposte e introduce novità significative in diversi ambiti, a partire dall’estensione del bonus Natale e dalla riapertura del concordato preventivo, fondamentale per la riduzione dell’aliquota intermedia Irpef. Allo stesso tempo, l’invio da parte dell’Agenzia delle Entrate di ulteriori 700mila lettere di compliance per convincere i contribuenti con redditi “troppo bassi” a integrare la dichiarazione 2023 ed eventualmente accedere al concordato ha suscitato polemiche.
Soprattutto da parte della Lega che negli ultimi giornata è tornata alla carica sulla rottamazione-quinquies, ipotesi su cui, per ora, il viceministro Leo non intende aprire.
Il Bonus Natale anche ai single fino a 28mila euro di reddito
Il Bonus Natale da 100 euro verrà erogato con la tredicesima e sarà esteso ai genitori single con redditi fino a 28mila euro. Questo porterà la platea dei beneficiari potenziali a circa 4,5 milioni di persone, triplicando rispetto alla precedente edizione. Il lavoratore deve avere almeno un figlio a carico, anche se nato fuori dal matrimonio, riconosciuto, adottivo, affidato. Il contributo viene riconosciuto anche al nucleo monogenitoriale in cui l’altro genitore è deceduto, non ha riconosciuto il figlio nato fuori del matrimonio o nel quale il figlio è stato adottato da un solo genitore. Il datore di lavoro, in qualità di sostituto d’imposta, erogherà il bonus e potrà recuperare l’importo tramite credito d’imposta. Tuttavia, all’interno dello stesso nucleo familiare il bonus potrà essere richiesto da un solo coniuge.
Il Concordato riapre i termini: la scadenza è al 12 dicembre
Il decreto estende al 12 dicembre 2023 la scadenza per l’adesione al concordato preventivo biennale per i soggetti Isa. Tale misura permette ai contribuenti di regolare il pagamento delle imposte in base a una proposta elaborata dall’Agenzia delle Entrate. Restano esclusi i soggetti in regime forfettario. Le risorse generate da questa operazione contribuiranno a ridurre l’aliquota del secondo scaglione Irpef dal 35% al 33%, con l’obiettivo di alleggerire la pressione fiscale sul ceto medio. Una delle novità più attese è anche la rateizzazione del secondo acconto delle imposte dirette per le partite Iva con ricavi inferiori a 170mila euro. Il pagamento, inizialmente previsto per il 30 novembre, è stato rinviato al 16 gennaio 2024, con possibilità di suddividere l’importo in cinque rate mensili a partire da tale data.
I fondi non spesi per il Covid per tagliare le liste d’attesa
Con il decreto Fiscale vengono stanziate risorse per ridurre le liste d'attesa: i fondi non spesi durante l'emergenza Covid potranno essere utilizzati per prestazioni aggiuntive e per il coinvolgimento di operatori privati accreditati. Viene modificato il riparto del payback farmaceutico, venendo incontro alle richieste delle Regioni. L’Aifa determinerà, entro il 31 ottobre dell’anno successivo a quello di riferimento, la quota del ripiano attribuita ad ogni azienda farmaceutica titolare di Aic, ripartita per ciascuna Regione al 50% secondo il criterio pro capite e al 50% variabile in proporzione ai rispettivi superamenti dei tetti di spesa.
Sono state infine abolite le sanzioni pecuniarie per gli enti locali in caso di mancato invio della certificazione Covid per il 2022.
Per i crediti Transizione 4.0 arrivano 4,7 miliardi di euro
Arrivano risorse per quasi 4,7 miliardi per il credito di imposta Transizione 4.0. La copertura è garantita dalle risorse di «Patrimonio destinato». Altri 343 milioni di euro destinati all'acquisizione di partecipazioni da parte di Autostrade dello Stato spa, la società in-house del ministero delle Infrastrutture controllata dal Mef per la gestione di tratte autostradali.
I fondi sono destinati all'acquisizione dei diritti e obblighi legati alle partecipazioni azionarie di Anas in Concessioni Autostradali Venete, Autostrada Asti-Cuneo, Società italiana per azioni per il traforo del Monte Bianco e Società italiana traforo autostradale del Fréjus.Viene, infine, incrementato il tetto dei contributi ai partiti politici derivanti dal 2x1000, portandolo a quasi 30 milioni di euro.
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.