Giorgia Meloni, al Tg2 e al Tg2 Post, commenta senza panegirici la battuta d'arresto del centrodestra in Sardegna: «Qualcosa abbiamo sbagliato ma le sconfitte consentono di metterci in discussione». Le liste di centrodestra sono arrivate davanti al «campo largo» del duo Schlein-Conte. E un voto locale, con una differenza di 3mila voti peraltro, non mette in discussione granché. La parola chiave è «sprone». I fondamentali economici sono buoni. Il record di vendita sui nuovi Btp valore ha generato entusiasmo: «Vogliamo riportare, il più possibile, il debito pubblico nelle mani degli italiani. Torniamo padroni del nostro destino». E se sul Pnrr si entra «adesso nel vivo della spesa delle risorse», questo è anche il tempo di «semplificare» la «messa a terra» di quei soldi. Il tutto con un decreto specifico approvato dall'esecutivo. C'è ottimismo. «Abbiamo già speso 45 miliardi», ricorda la presidente del Consiglio. Nonostante la sinistra abbia per mesi paventato un imminente disastro sul Piano. Sulla politica estera, l'Italia - è un altro fatto - è tornata protagonista. E i rapporti intessuti con le altre nazioni servono, soprattutto se non solo, alla politica interna. E ora c'è la presidenza del G7: «Una grande occasione di mettere al centro della politica globale i nostri interessi». Africa e migrazioni saranno «al centro» del tavolo internazionale. Le nazioni, da sole, possono avere difficoltà affrontare i grandi dossier, almeno in un mondo globale. Guidando i processi esteri, le soluzioni si avvicinano in maniera tangibile. Domani ci sarà l'incontro con Biden, in un viaggio che prevede anche un summit con Trudeau a Toronto.
Un passaggio focale dell'intervista a Meloni riguarda il rapporto forze dell'ordine-piazza. Con uno sguardo alle manifestazioni pro Gaza e su quanto successo a Pisa. «Per giudicare in maniera corretta, credo sia utile raccontare qualche numero. Dagli attacchi di Hamas a Israele, in Italia ci sono state oltre 1000 manifestazioni. In queste, sono rimasti feriti 26 agenti, mentre nel 2023 gli agenti feriti nelle manifestazioni sono stati 120», premette la leader di Fdi. Il governo Meloni non ha vietato i presidi e i cortei pro Palestina, come in altre nazioni Ue. La premier lo rivendica. «Da noi la libertà di manifestazione viene garantita a prescindere da ciò per cui si manifesta». La statistica fotografa il quadro: «I dati dicono che la gestione dell'ordine pubblico è molto complessa, ma nel 97% dei casi non ci sono stati problemi». Meloni non dribbla l'argomento delle eventuali responsabilità delle forze dell'ordine sulle «manganellate». «Se ci sono stati degli abusi si devono sanzionare, ma non si può parlare delle forze dell'ordine solo quando le cose non funzionano». È semmai il caso di dire «grazie» a queste ultime per il loro lavoro. Per quanto «se qualcuno sbaglia», allora «si deve intervenire». Nel frattempo a Torino un centro sociale ha assaltato una macchina della polizia. «Volevano liberare un immigrato che doveva essere rimpatriato. Quanti di quelli che in questi giorni hanno attaccato in modo indiscriminato le forze dell'ordine, vogliono esprimere solidarietà agli agenti che stanno facendo il loro lavoro?», domanda la leader del centrodestra. Meloni lezioni da Conte e dal Pd, quelli dei droni che rincorrevano le persone sulle spiagge, non le prende. E il superbonus - ricorda - ha lasciato un buco di 160miliardi.
La premier ha anche ricordato come la misura stanziata dall'avvocato di Volturara Appula sia servita a ristrutturare sei castelli. Infine il premierato: «Rimettere il potere nelle mani dei nostri cittadini», insiste la presidente del Consiglio.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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