"Rischio combattenti tra i migranti". Crosetto lancia l’allarme: quasi 30mila gli obiettivi sensibili

La nuova crisi in Medio Oriente fa alzare il livello di sicurezza nel Paese, anche sul fronte dei migranti. Il Viminale individua 28mila obiettivi sensibili

"Rischio combattenti tra i migranti". Crosetto lancia l’allarme: quasi 30mila gli obiettivi sensibili
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Cresce l'allarme sicurezza in Italia, e in Europa, dopo il riacutizzarsi dello scontro tra Israele e Palestina. A spiegare quali possano essere gli scenari che potrebbero aprirsi nei prossimi mesi è il ministro Guido Crosetto a margine delle commemorazioni per l'ottantesimo anniversario dell'eccidio di Cefalonia, che si sono svolte in Grecia. Proprio in virtù del rischio, il ministro della Difesa ha spiegato che adesso diventa "fondamentale difendere la sicurezza del Paese e sono convinto che questa necessità aumenterà nei prossimi mesi".

Gli scenari non sono dei migliori, soprattutto perché "una riesplosione dell'integralismo è possibile" ma c'è anche lo spettro che "fenomeni di questo tipo aumentano il rischio di immigrazione". Attualmente, spiega Crosetto, "il rischio è che non sempre ci sia un'immigrazione di povertà ma anche di soggetti che arrivino per fare del male. Quindi va aumentato ancora di più il controllo perché non possiamo permetterci adesso di far entrare persone che verrebbero a combatterci". L'attenzione dev'essere massima ma nei barconi che arrivano a Lampedusa sembra ci siano già novità, perché nella notte sono arrivati sull'isola anche alcuni sedicenti migranti palestinesi.

Il ministro Crosetto ha spiegato che "gli effetti sono di tutti i tipi, ormai i fatti di questo tipo hanno effetti economici, sociali e politici. Una crisi in Medio Oriente con la possibilità che dilaghi non può non avere effetti in tutto l'Occidente e in primis in Europa, che è sul Mediterraneo come lo è Israele". Inevitabile, ora, non pianificare un incremento della sicurezza nel Paese. Secondo quanto riferito dal Viminale, infatti, sono oltre 28mila gli obiettivi sensibili in Italia di cui 205 quelli israeliani, in prevalenza diplomatici e religiosi.

È stata effettuata una ricognizione presieduta dal ministro Piantedosi in queste ore a cui hanno partecipato i vertici delle forze di polizia e dell'intelligence, alla luce del grave episodio in Francia, sono state acquisite notizie aggiornate ed è stata eseguita un'analisi degli obiettivi sensibili. "Sicuramente ci aspettano mesi difficili e complicati per i quali è opportuno tenere alta l'attenzione", ha spiegato successivamente il ministro intervento alla festa de il "Foglio". Non sarebbero emersi allarmi specifici ma il livello di attenzione resta molto elevato ed è stata ribadito il rafforzamento di tutte le misure di prevenzione: "Ce n'è quanto basta per mantenere altissimo il livello dell'attenzione". Il monito di Guido Crosetto e Matteo Piantedosi è chiaro.

A loro, poi, si è aggiunto il ministro degli Esteri e segretario nazionale di Forza Italia Antonio Tajani, in conclusione dell'assemblea nazionale degli Enti locali di Forza Italia in corso all'Autodromo di Monza: "Abbiamo bisogno di garantire la sicurezza nel nostro Paese, non ci sono allarmi particolari però dobbiamo prevenire possibili attentati, dobbiamo proteggere tutti i luoghi, di culto e non"

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