Il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Matteo Salvini, intervenuto alla presentazione del Piano Strategico 2025-2029 del Gruppo Ferrovie dello Stato Italiane, ha illustrato la visione del governo per il futuro delle infrastrutture, annunciando anche l’intenzione di separare ANAS da Fs.
«Spero sia chiara l’idea a cui abbiamo lavorato in questi mesi: pianificazione, lavorare per chi verrà dopo. Cosa a cui la politica non è abituata», ha dichiarato Salvini. «Quando sono arrivato al ministero ho trovato tantissime emergenze da inseguire, ma pochissima programmazione. In questi due anni ci siamo dati un orizzonte che va oltre la nostra vita politica».
Sull'importanza della pianificazione strategica
Salvini ha enfatizzato l'importanza di guardare al lungo termine: «Tutto quello che ho sentito questa mattina è assolutamente raggiungibile nei tempi e nei modi stabiliti. Con il massimo storico di cantieri aperti e il massimo storico di treni in circolazione, qualche disagio ci può essere, ce ne scusiamo. Ma se chiedessi di ridurre qualche cantiere perché l’opposizione mi attacca ogni giorno, farei un torto a mio figlio e alle prossime generazioni».
Il futuro di Anas e Fs
Sulla gestione delle infrastrutture, Salvini ha dichiarato: «Anas è una grande famiglia che qualcuno prima di me ha fuso e confuso tra cemento e rotaia. Io penso che ferrovie e strade abbiano futuro e mission diversi». Queste parole rafforzano l’intenzione di separare Anas, ente che gestisce le strade, dal Gruppo Fs, cui appartiene attualmente.
Sulla normativa degli scioperi
Salvini ha affrontato anche il tema delle proteste e delle interruzioni dei servizi, proponendo una revisione della normativa sugli scioperi: «È chiaro che la normativa sullo sciopero va rivista e ridiscussa, ma tutti insieme, con i sindacati, perché sono in primis loro a rendersi conto che se c’è uno sciopero al giorno quelle sono giornate di lavoro in meno per i
lavoratori». Ha poi aggiunto: «Non penso che sia utile andare avanti di scontro in scontro, di precettazione in precettazione. Se qualcuno vuole bloccare l’Italia nel penultimo weekend di Natale, ritengo mio dovere intervenire».- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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