UN GRANDE FRATELLO VIGILERÀ SU TUTTI NOI

Un Grande Fratello vigilerà sulla sicurezza dei romani. Stazioni ferroviarie e della metropolitana, capolinea degli autobus e parcheggi di scambio saranno monitorati senza sosta da 400 telecamere piazzate nei punti strategici dall’amministrazione capitolina. E 80 colonnine Sos potranno essere utilizzate dai cittadini per chiedere immediatamente aiuto non solo per problemi di criminalità comune, ma anche in caso di incidenti, incendi e quanto mette a rischio l’incolumità pubblica. E ancora: interventi di potenziamento della pubblica illuminazione e di decoro urbano nelle stazioni, come nei parcheggi di bus e tram e nei parcheggi di scambio di tutti e 19 i municipi. Ma la vera novità del protocollo d’intesa firmato ieri tra Prefettura, Comune e Atac è la sinergia tra le parti, l’effetto rete che legherà la sala operativa dell’Atac con le forze dell’ordine. Il Comune, dunque, tramite l’Atac che gestirà le segnalazioni provenienti dai vari punti, si impegna a collaborare con la polizia, i vigili del fuoco e il 118. La richiesta di aiuto verrà poi smistata alle centrali operative di competenza.
I primi 25 siti che saranno oggetto di interventi, sono le aree interne ed esterne delle stazioni Fs di Trastevere, Tuscolana, Nomentana, Muratella, Prenestina, Quattro Venti e Torricola, le stazioni della metropolitana di Anagnina, Cipro, Ponte Mammolo, Tiburtina, Colosseo ed Eur Magliana (con i relativi parcheggi di scambio e capolinea), le stazioni di Acqua Acetosa, Campi Sportivi, Grotte Celoni, Labaro, Pantano, Saxa Rubra, Tor di Quinto e Tor di Valle, i capolinea bus della Rustica (via Boglione) e Ostia (via dell’Idroscalo) e i parcheggi di scambio della Storta e di Battistini. Le informazioni che arriveranno dalle telecamere verranno prima scremate dall’azienda di trasporti, soltanto dopo entreranno in gioco le forze dell’ordine. Sempre nel rispetto della privacy dei cittadini. Le immagini saranno conservate per sette giorni in archivio e poi cancellate e potranno essere utilizzate soltanto per fini investigativi.
Costo di questa prima tranche di interventi: 4 milioni di euro.I finanziamenti per i lavori negli altri 111 siti verranno inseriti nell’assestamento di bilancio capitolino del prossimo giugno. I prototipi delle telecamere e delle colonnine sono stati già istallati in 4 stazioni, scelte tra quelle più a rischio: all’Anagnina, a Ponte Mammolo, alla Magliana e a Mattia Battistini.
«Il protocollo serve a garantire una sicurezza integrata - spiega il prefetto Carlo Mosca - perché basata sulla sinergia tra i governi del territorio e le forze dell’ordine per garantire una migliore qualità della vita ai cittadini». Il prefetto ritiene che l’intesa per un piano sicurezza negli snodi del trasporto pubblico locale rappresenti «un passo avanti rispetto alla logica di una competenza esclusiva delle forze dell’ordine». Con l’attuazione del piano sicurezza, infatti, la condivisione con l’azienda dei trasporti rende il monitoraggio ancora più capillare.

«Questa operazione di messa in sicurezza di alcuni siti della capitale - spiega Marcello Fulvi - sarà affiancata da una bonifica delle aree circostanti agli snodi, soprattutto in quelle che sono caratterizzate da presenze a rischio come è stato fatto per le zone adiacenti al Tevere e all’Aniene».

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