Il grande schermo (in risoluzione) arriva sui tablet

La partita è di quelle che fanno ingolosire i colossi del mercato. Nel 2013 sono stati venduti circa 250 milioni di tablet nel mondo, alla fine di quest'anno si dovrebbe superare quota 300. E la tendenza è ancora in crescita, almeno fino al 2017. Secondo i dati dell'International data corporation (Idc), Apple guida la classifica e si prende una fetta del 32%, Samsung è seconda con il 22%. Ma qualcosa, forse, cambierà. Perché i coreani fanno sul serio. Ed ecco il Galaxy Tab S. Non uno, ma due tablet: il più grande da 10.5, l'altro da 8.4 pollici.
Il punto di forza è il display. La tecnologia Super Amoled, per la prima volta su una tavoletta, rende il neonato prodotto Samsung di altissimo livello. Nel confronto con l'iPad Air, il Tab S stravince. «Le tonalità sono molto più brillanti. Il colore della pelle è molto più naturale. Siamo entrati nella generazione successiva della tecnologia», spiega Patrick Povel, capo dello sviluppo del business dei tablet in Europa, alla presentazione a Londra, 30esimo piano di un palazzo maestoso nel cuore della City. E ancora: «Riteniamo che il Galaxy Tab S sia il numero uno dei dispositivi per guardare un film». Fidatevi, è così. Anzi, c'è di più: la risoluzione dell'immagine e la definizione dei dettagli sono così alte che bisogna stare attenti a non tenere la tavoletta troppo vicina agli occhi per evitare di beccarsi un mal di testa. Si riescono a distinguere tutti gli elementi di una foto e di un video. Si possono contare, ad esempio, le goccioline di una bolla di sapone che scoppia. Anche le più piccole. La risoluzione, insomma, è di 2560x1600 pixel. Da Samsung segnalano che «il 50% delle persone nel mondo usa una tavoletta per vedere». Ed ecco che dalle impostazioni si può scegliere anche la modalità ottimale per i video o per le fotografie.
I nuovi tablet, in bianco o in titanio, sono molto leggeri: 6,6 millimetri di spessore, meno dei 7,5 dell'iPad Air, e peso di 465 grammi (10.5 pollici) e 294 grammi (8.4). E ancora: c'è il riconoscimento attraverso l'impronta digitale o il classico codice. Così i bambini possono usare il tablet con il «kids mode»: l'atmosfera è da fiaba con colori armoniosi e disegni, oltre a giochi dedicati. Mentre per gli adulti via libera ad app, film, immagini, documenti di lavoro ed email. A questo proposito, il colosso coreano punta sulla produttività. Office è gratuito e lo schermo si sdoppia per riuscire a controllare due attività parallelamente. Per esempio, le email e la rubrica telefonica insieme per trasferire un contatto di lavoro. Non solo l'hardware con la memoria Ram di 3 GB e 16 o 32 GB di spazio espandibili a 128. In occasione dei Mondiali, Samsung ha lanciato l'app Kick, per ora solo per tablet e smart tv: un mondo di informazioni da malati di calcio per sapere tutto sulle partite.

I due Galaxy Tab S arrivano in Italia il 4 luglio: l'8.4 pollici a 499 euro, 599 per il fratello maggiore per modelli wi-fi e Lte 4G da 16 GB. Si fa sul serio. E i coreani provano a mettere la freccia. Apple come risponderà?

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