Epifani insegue Grillo: legge sul conflitto di interessi

Il segretario del Pd: "La proposta Mucchetti non c’entra nulla con Berlusconi". Ma il leader M5S lo "massacra"

Epifani insegue Grillo: legge sul conflitto di interessi

Grillo sbraita ed Epifani gli va a ruota. Il leader M5S se la prende contro i democratici: li accusa di voler salvare Silvio cambiando la legge sull'ineleggibilità (vedi proposta di Zanda e Mucchetti). Oggi arriva la risposta ufficiale del Pd, tramite il suo segretario: all’Italia - dice Epifani - serve "una moderna legge sul conflitto di interessi come la hanno tutte le democrazie". Epifani parla della proposta del Pd sull’incandidabilità, sottolineando che la proposta Mucchetti, quindi, non c’entra nulla con Berlusconi: "È una proposta che riguarda i prossimi 40 anni di vita del Paese".

Grillo al P: difende il giaguaro

Il leader del Movimento 5 Stelle accusa i democratici di voler cambiare la legge sull’ineleggibilità per salvare Berlusconi. "Per gli amici del giaguaro - scrive sul suo blog - quelli che dovevano smacchiarlo, le leggi che lo riguardano non si applicano e, se si è costretti a farlo, si cambiano". E va dritto al sodo: "Ineleggibile o incompatibile? Salvare ancora Berlusconi o dopo vent’anni di inciuci dimostrare di essere qualcosa di più di un ectoplasma politico? Questo è il problema per il pdmenoelle". Sul blog compare anche una foto in cui Enrico Letta è ritratto come Amleto, con un teschio in mano. Questa immagine deriva dal fatto che Grillo muove il suo affondo ispirandosi alla tragedia di Shakespeare: "Se sia più nobile d’animo sopportare gli oltraggi dell’opinione pubblica, i sassi e i dardi della propria sepolta coscienza, o buttar fuori dal Parlamento un evasore ineleggibile. Tale dilemma non esiste. Tra essere e non essere il pdmenoelle ha sempre scelto, in nome di comuni interessi, di 'Non essere'. Di fronte alla improvvisa perdita del suo azionista di riferimento per ineleggibilità, il pdmenoelle non ha avuto esitazioni: ha certificato la propria non esistenza, sulla quale pochi in realtà avevano dei dubbi".

Grillo si sofferma poi sulla proposta di legge di Luigi Zanda e Massimo Mucchetti: "Hanno presentato un disegno di legge per modificare la legge 361 del 1957 sulla ineleggibilità per i casi di conflitto di interesse sostituendola con il principio di incompatibilità. Berlusconi avrà quindi un anno per scegliere fra le sue aziende o la politica. Nel frattempo potrà rimanere tranquillamente in Parlamento invece di esserne cacciato. Senatore tra i senatori". Per il leader del Movimento 5 Stelle il disegno di legge è un "provvedimento di urgenza che, se approvato, sarà già esecutivo il giorno dopo la pubblicazione sulla Gazzetta ufficiale, è stato reso necessario, improrogabile, dalla richiesta del MoVimento 5 Stelle di dichiarare ineleggibile Berlusconi a norma di legge. Una legge mai fatta applicare dai governi del pdmenoelle dall’ingresso in Parlamento di Berlusconi nei primi anni ’90, chissà perché".

"Il testo di incompatibilità - prosegue Grillo - è sottoscritto, oltre che da Mucchetti e Zanda, da un battaglione di 23 salvaberluschini, senatori nominati del pdmenoelle:

Fedeli, Martini, Chiti, Gotor, Mirabelli, Migliavacca, Tomaselli, Tonini, Tocci, Guerrieri, Del Barba, Collina, Di Giorgi, Corsini, Zanoni, Lo Moro, Tronti, Pizzetti, Mauro Marino, Dirindin, Fattorini, Pagliari, Rita Ghedini".

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