Finché cè Panucci (e Camoranesi) cè speranza. Lincornata del difensore sull1-1 contro lEmpoli nel deprimente pantano dellOlimpico con una Roma stanca e in inferiorità numerica è sembrato un segnale positivo. Rafforzato dalla bella prestazione della Juventus che ieri sera ha fermato lInter grazie ai gol di Camoranesi e Trezeguet e riportato la Roma a - 4 dai nerazzurri. Spalletti a fine gara ha laria furbetta di chi ha scampato il pericolo e non vede lora di andare a casa a tifare Juve sul satellite. Non prima però di aver fatto la conta degli infortunati (Juan) e delle squalifiche contro il Cagliari (gli ammoniti De Rossi e Vucinic oltre allespulso Perrotta). Ed è proprio il cartellino rosso al campione del mondo che brucia maggiormente. «Sullespulsione di Simone - esordisce il tecnico giallorosso - posso dire che secondo me è solamente un fallo tattico, stavano partendo in contropiede. Insomma non mi sembra un intervento da cartellino rosso».
Partita rognosa dove la differenza lha fatta lesperienza dei giocatori della Roma. «Sono anni che faccio questo lavoro e non ho mai trovato una partita facile - continua - soprattutto con squadre come lEmpoli che giocano allultimo sangue. Faccio i complimenti ai miei giocatori, tanto di cappello per la reazione che hanno avuto».
Sull1-1 la sensazione di una partita stregata era generale. «So bene quanto conta lesperienza quando sei in difficoltà e non riesci a giocar bene, a far tua la partita - analizza - non a caso la rete del 2-1 lha segnata Christian. Abbiamo saputo reagire, perdere il derby ti toglie qualcosa nellentusiasmo».
Nel primo tempo, dagli spalti dellOlimpico è arrivato persino qualche fischio: «Può accadere quando ci si abitua a vincere spesso, ma è stato solo per alcuni momenti - conclude Spalletti-. Quando siamo rimasti in dieci, il pubblico ci ha dato una spinta eccezionale.
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