Come guadagnare con i fondi

Ora che la crisi del debito sovrano della zona euro sembra aver abbandonato la fase più acuta, i titoli di stato italiani hanno cominciato a ritrovare un profilo di rischio-rendimento interessante per gli investitori. Un profilo che dovrebbe permettere di registrare rendimenti positivi dopo un 2011 da dimenticare. Infatti lo scorso anno, i fondi obbligazionari governativi euro, quelli che investono in Titoli di stato europei a medio lungo termine, hanno perso in media lo 0,4% (con punte, per quelli più esposti sui Btp a 5,10 e 30 anni, anche del -6%): al contrario, i fondi obbligazionari area dollaro hanno messo a segno un rialzo del 10,5%, gli obbligazionari governativi internazionali un guadagno del 6,1% e gli obbligazionari Paesi emergenti un +4,1%. Per quest’anno, gli esperti consigliano di allargare l’orizzonte includendo, oltre ai Titoli di stato italiani, pure i corporate bond dal momento che in Italia vi sono molte aziende competitive nel panorama internazionale. Una strategia che le società di gestione (Sgr) delle principali banche hanno tradotto in fondi d’investimento con, spesso, anche la distribuzione di una cedola annua. Bnl, tramite Bnp Paribas investment partners (la sgr del gruppo), per esempio, dopo il lancio di Bnl 3x3, un fondo con orizzonte temporale di 5 anni che investe in titoli governativi e corporate con rating almeno Investment grade e che paga una cedola fissa annua del 3% nei primi 3 anni, ha presentato Bnp Paribas 4 Italy e Bnp Paribas Obli Terra Nova 2016. Il primo si propone di distribuire nel quadriennio 2013-2016 una cedola annuale del 4% e di ottenere sull’orizzonte d’investimento di 4 anni una performance superiore a quella di un investimento in un buono del Tesoro italiano con medesima scadenza residua. Bnp Paribas Obli Terra Nova 2016, invece, investe principalmente in obbligazioni corporate e in Titoli di stato dei Paesi emergenti denominati in euro e in dollari Usa con l’obiettivo di conseguire un rendimento del 5-6% fino al 31/12/2016.
Investment Solutions by Epsilon - Cedola x 4 12/2011 è invece il nuovo comparto istituito da Eurizon Capital e gestito da Epsilon Sgr (gruppo Intesa Sanpaolo). Il fondo punta su un orizzonte temporale di 6 anni, a ottenere un rendimento medio annuo superiore a quello del Tasso Swap Euro a 6 anni (che era pari all’1,81% il 27/1/2012), che viene rilevato all’inizio di ogni periodo di investimento di quattro anni: il comparto può, inoltre, distribuire un dividendo annuo il cui importo è stimato all’inizio di ogni periodo di investimento quadriennale.
Dal primo febbraio parte poi Pioneer Obbligazionario Sistema Italia a distribuzione, che mira esclusivamente ai titoli di Stato e ai bond societari italiani di elevata qualità. Pioneer, l’Sgr del gruppo Unicredit, tra il 2010 e il 2011 ha collocato fondi obbligazionari a scadenza predefinita (cioè che scadranno tra il 2013 e il 2017) che distribuiscono una cedola annua. Prodotti semplici quanto un’obbligazione ma molto diversificati: anche con soli 1.000 euro il risparmiatore investe in un centinaio di emittenti riducendo in modo sensibile il rischio di portafoglio.
A proposito di diversificazione. Per ottimizzare i portafogli un ruolo determinante è quello svolto dalla consulenza tramite la quale è possibile diversificare e ottimizzare i portafogli dei singoli investitori. È questa la mission delle grandi reti di promotori finanziari o delle banche specializzate in gestioni patrimoniali. A partire da Banca Mediolanum che da decenni si distingue per un approccio di consulenza globale. Le soluzioni offerte dai professionisti Mediolanum, coprono le esigenze sia dei piccoli investitori retail, sia degli investitori qualificati, e sia di quelli con più elevata disponibilità patrimoniale prendendone in considerazione sia l’aspetto finanziario sia quello pensionistico privato (tramite i Fip, i piani individuali di previdenza, che consentono di costruirsi una pensione integrativa e di detrarre i premi annui versati fino a 5.165 euro all'anno): in questo modo, è possibile ottimizzare i risultati di gestione in funzione delle esigenze dei clienti adeguando anno per anno i portafogli alle nuove necessità primarie. Ma c’è di più. Gli specialisti di Mediolanum, da sempre, consigliano ai propri clienti la formula dei Pac (piani di accumulo) che consente di investire in Borsa non tutto in una sola volta ma a rate periodiche (mensili, trimestrali, semestrali eccetera) a scelta del cliente: in questo modo, comperando sia quando la Borsa sale che quando gli indici scendono, l’investitore media il prezzo di acquisto e quindi il rischio medio di portafoglio. La strategia più opportuna per investire in Borsa soprattutto in una fase come questa dove, a fronte di quotazioni ritenute molto convenienti (i prezzi delle azioni italiane e europee sono almeno il 20% inferiori alle medie storiche), permane sempre il pericolo di qualche violento e inaspettato ribasso.
Il gruppo Montepaschi, infine, offre un catalogo di gestioni patrimoniali altamente personalizzato, costruito in funzione delle diverse esigenze dei segmenti di clientela.

Accanto a proposte dedicate ai clienti con forte propensione alla delega al gestore ma comunque desiderosi di partecipare alle scelte tattiche di investimento attraverso switch di portafoglio consentiti dalla flessibilità dei «Sistemi Multilinea» , convivono le gestioni con Preventivo assenso (Gpa) dedicate a una clientela di investitori con scarsa propensione alla delega ma desiderosa di condividere le proprie scelte d’investimento con il supporto di un professionista dedicato.

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