Una guerra crocevia per il trionfo

Oggi Olanda-Germania (ore 20.45). Orange già spalle al muro. Sneijder: "Qui per diventare campioni, dimostriamo di essere forti". Grande occasione per i Panzer: possono eliminare la nemica

Una guerra crocevia per il trionfo

Gioco sporco e storie di guerra. Se li portano dietro da sempre. Co­me fossero fardelli o il marchio che non si può cancellare, si tratti di ca­l­cio o di peggio. Olanda e Germania tornano al regno del tifo ultrà, della paura che corre sul filo del gioco. Da sempre, dai tempi di guerra, olandesi e tedeschi si mal sopporta­no. Forse non a caso Arjen Robben non è amatissimo dai compagni del Bayern, anche se spesso ne è l’ancora cui aggrapparsi. Aria di battaglia come sempre, più di sem­pre. Il tifo ultras fa il resto e la polizia dovrà stare con occhi aperti. Que­sto calcio è un già visto, già vissuto. Gli sgambetti fanno male. Qui sta peggio l’Olanda,parte dalla neces­sità di vincere. E nella storia degli europei le sono riusciti più successi che sconfitte contro i panzeroni. Leggere la statistica: una vittoria te­desca, un pareggio e due successi olandesi. Sneijder ha provato a far lo spiritoso con i giornalisti olande­si. «A questa Olanda non serve lo psicologo, e se viene io mi metto a dormire un paio di ore». Qualche volta dorme anche in campo, forse sarebbe meglio star sveglio. Più in­telligente la conclusione: «Siamo venuti qui per vincere l’Europeo, dobbiamo dimostrare di essere un gruppo forte». E magari di segnare qualche gol che, poi, è il segreto di tutte le stagioni. Eppure questa Olanda aveva unabellafaccia. Poiilgollettodane­se ha mandato tutti in confusione. Joachim Low, il ct tedesco che si fa scoprire sempre dai fotografi con le dita nel naso, conferma: «L’Olan­da? Squadra fantastica». Sembra quasi il cioccolatino dell’ospite pre­muroso. Salvo diventare dracule­sco un minuto dopo: adesso ti di­struggo io. Ma questa è la perfetta sceneggiatura di qualunque Olan­da- Germania. I tedeschi pensano solo a vincere, sono forti nel fisico e nella testa e qualche volta anche nella tecnica. Stavolta la sfida sarà un match, un corpo a corpo ha fatto intendere il loro ct. «Ci saranno tan­ti uno- contro uno: loro sono molto veloci e noi dobbiamo essere pron­ti a raddoppiare». Foto perfetta di una partita che rischia di essere im­perfetta se s­egnerà l’uscita dagli eu­ropei di una delle favorite. I proble­mi sono tutti olandesi. Il gioco dei numeri dice che le squadre sono in parità: si affrontano per la 39esima volta, 14 vittorie per la Germania, 14 pareggi e 10 vittorie per l’Olan­da. La prima volta (Arnhem 24 apri­le 1910) disse Olanda:4-2.La prima volta agli europei fu a Napoli (1980): penna bianca Jupp Derwall in panchina, successo di 3-2 per i te­deschi, la tripletta di Klaus Allofs ad annullare i gol di Johnny Rep e Wil­ly van de Kerkhof. E la Germania Ovest, cammin facendo, vinse il suo secondo titolo europeo. Otto anni dopo vendetta olande­se: eliminati i tedeschi padroni di casa in semifinale. Koeman e Van Basten annullano il gol di Mat­thaus e la nazionale orange va fino alla finale con l’URSS a conquistar­si l’unica sua grande vittoria. Poi i conti tedeschi tornano in attivo nel 1990: 2-1 negli ottavi della coppa del mondo. Klinsmann e Brehme mattatori. EGermaniainvolataver­solaconquistamondiale. Comeve­dete, quando ci sono titoli in ballo, Germania- Olanda diventa un cro­cevia che porta al successo finale. Potrebbe capitare anche stavolta.

L’ultima vittoria olandese risale ad una amichevole di dieci anni fa. Più che uno psicologo ci vorrebbe uno stregone e un goleador: Van Persie e Huntelaar si sveglino. Ecco per­chè Sneijder ha fatto una battuta fuori luogo. C’è già chi dorme. Go­mez e Klose non perdonano.

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