Colpito e affondato un traghetto a Kavkaz: l'ultimo raid di Kiev nel Mar Nero

Secondo le autorità russe un attacco mosso da Kiev ha colpito un traghetto che trasportava carburante nel porto di Kavkaz. Sono in corso verifiche per conoscere il destino dell'equipaggio

Colpito e affondato un traghetto a Kavkaz: l'ultimo raid di Kiev nel Mar Nero
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Una forza armata ucraina avrebbe colpito e affondato un traghetto a Kavkaz, piccolo porto russo che affaccia sullo stretto di Kerch. È quanto riportato l’agenzia di stampa Tass, che ha ricevuto l'informazione dalle autorità russe. L’imbarcazione colpita nel raid è affondata con il suo carico. L’attacco è avvenuto questo pomeriggio, intorno alle 15.30 ora italiana, ma sono ancora poche le informazioni disponibili. A bordo del natante erano cinque i membri d'equipaggio.

Secondo le fonti russe a bordo del traghetto c’erano anche 30 serbatoi di carburante. “A causa dei danni subiti, il traghetto è affondato nelle acque del porto di Kavkaz. Non c’è nessun incendio nel porto”, riferisce attraverso i suo canale Telegram il servizio operativo del territorio di Krasnodar, kraj della Russia meridionale che affaccia sul Mar Nero.

A causa del carburante contenuto nei serbatoi sul traghetto identificato come bersaglio degli ucraini è scoppiato un vasto incendio che ha richiesto l’intervento di 101 persone e 34 mezzi di tipologia non specificata. Per le autorità di Krasnodar, quello è stato definito come "il regime di Kiev" sarebbe responsabile "di aver condotto un altro attacco terroristico". Secondo quanto riportato da Ria Novosti si ritiene che "al momento dell'attacco a bordo si trovassero 5 membri dell'equipaggio". Sono in corso verifiche sul loro destino.

Dall'Ucraina è stata segnalata una sorta di "rivendicazione" tramite l'account di X di Andriy Yermak, capo dell'ufficio del presidente Volodymyr Zelensky che ha condiviso sul social preferito per condurre le campagna di propaganda l'emoticon di una nave con una X rossa accanto. Lo scorso mese una persona è morta e cinque sarebbero rimaste ferite in seguito a quello che le autorità russe avevano denunciano come "un attacco di droni ucraini" sullo stesso porto di Kavkaz. Anche in quel caso l'obiettivo designato era un traghetto. La notizia era stata riportata anche quell'occasione dell'agenzia di stampa russa Tass che citava il servizio d'emergenza locale.

Oleg Kryuchkov, rappresentante dell’amministrazione della Crimea, ha dichiarato all’agenzia di stampa Ria Novosti che “le forniture di carburante alla penisola percorrono vie differenti" e che "Non ci sono problemi con il carburante per la penisola”, suggerendo che l'obiettivo degli ucraini - se

responsabili dell'attacco - potrebbe essere quello di colpire e cercare di interrompere o disturbare le vie di rifornimento russe con azioni di disturbo che contemplano tra i loro bersagli anche unità navali non militari.

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