Il Chatham House, autorevole centro studi britannico specializzato in analisi geopolitiche, ha raccolto i pareri dei bielorussi sul dispiegamento delle atomiche di Mosca a Minsk. Il 74% degli intervistati si è espresso negativamente, trovando l’appoggio delle forze d’opposizione che fanno capo a Svetlana Tikhanovskaya, condannata a 15 di annidi carcere da Lukashenko. Da Vilnius, dove si trova in esilio e guida il Gabinetto di transizione, ha invitato la popolazione a scendere in piazza per opporsi al nucleare parcheggiato da Putin. La situazione è difficile da codificare, ma gli scenari lasciano pensare a una nuova e pericolosa escalation. Il colonnello Szpanowski, capo del controspionaggio polacco, sostiene che il Cremlino userà le armi tattiche nel caso in cui la controffensiva di Kiev dovesse funzionare. Preoccupazione condivisa dal presidente americano Biden che ritiene «tangibile e reale» la minaccia atomica di Putin. La Russia ha negato l’intenzione di sferrare dalla Bielorussia un attacco a colpi di Iskander, e il ministro della Difesa Shoigu ha ribaltato gli scenari, affermando che Kiev vuole impiegare lanciarazzi Himars americani e missili Storm Shadow britannici «per colpire il territorio russo e la Crimea». Se ciò dovesse accadere, per Mosca significherà «il pieno coinvolgimento di Stati Uniti e Gran Bretagna nel conflitto» e la Russia reagirà con «attacchi immediati».
La controffensiva è in fase di stallo. Le forze armate ucraine avanzano nella regione di Zaporizhzhia, in direzione di Melitopol e Berdyansk, dove hanno liberato altre località, ma continuano a incontrare una massiccia resistenza nel Donbass, dove Mosca ha concentrato le sue forze (e pare ucciso 600 soldati ucraini). Tant’è che il generale Konashenkov ha affermato di aver respinto con successo 10 attacchi ucraini in direzione di Donetsk.
Altri battaglioni sono pronti ad attraversare il fronte dopo che la Duma ha approvato un progetto di legge che prevede l’arruolamento per coloro che stanno scontando pene detentive. Sul campo, esplosioni hanno scosso Kiev, Leopoli e Zaporizhzhia e Kherson (1 morto). Una ventina di bersagli aerei sono stati distrutti a ridosso della capitale, altri 12 droni Shahed neutralizzati nei cieli delle altre località. Le forze di difesa dell’Ucraina hanno colpito durante il giorno 17 unità di artiglieria, tre punti di controllo e un dispositivo di difesa aerea delle truppe russe. Per Stoltenberg la guerra è diventata «di logoramento e logistica». Per queste ragioni «è ancora più importante avere un’industria della difesa forte». Per l’Alto rappresentante della politica estera Ue Borrell mancherebbero invece materie prime per produrre munizioni.
In attesa che oggi la Casa Bianca fornisca i dati di nuovi sostegni (forse missili balistici Atacms), Bruxelles ha deciso di assegnare a Kiev un pacchetto di aiuti finanziari di circa 50 miliardi di euro. La cifra, svelata dalla presidente von der Leyen, arriva dopo una revisione del bilancio 2021-27. Circa 33 miliardi saranno erogati in assistenza macrofinanziaria. Per il 2023 l’Ue ha offerto un sostegno di 18 miliardi. La Banca Mondiale stima che la ricostruzione dell’Ucraina costerà più di 400 miliardi di dollari, tre volte il prodotto interno lordo del Paese.
Almeno 70 miliardi serviranno per riedificare case e infrastrutture nell’oblast di Kherson, danneggiate dall’esplosione della diga di Kakhovka. Il ripristino richiederà dai cinque ai dieci anni e 1,5 milioni di operai edili, senza contare che, parole del ministro dell’Ambiente Strilets, «l’Europa troverà sulle sue spiagge le mine russe trascinate dalle acque dell’inondazione».
Sull’attentato alla diga ha parlato a Channel 5 il capo degli 007 di Kiev Budanov (per la Wagner è stato ricreato con l’intelligenza artificiale dopo un attentato mortale), accusando Mosca di aver commesso «un’azione terroristica e un ecocidio.
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