Attentato al confine con la Giordania: uccisi tre agenti israeliani

L'agguato è avvenuta questa mattina al valico di frontiera tra Giordania e Israele: non è ancora chiaro se l'attentatore fosse un cecchino esperto o meno

Attentato al confine con la Giordania: uccisi tre agenti israeliani
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Sono tre le vittime civili israeliane, uccise in un attacco avvenuto nell'area di Allenby tra lo Stato ebraico e Giordania. Un attentato, nella mattinata di oggi, ha colpito il valico tra i due Paesi: il responsabile è stato ucciso, secondo quanto reso noto dalle Forze di Difesa israeliana sul proprio canale Telegram.

Perché è importante il valico di Allenby

L'uomo si è avvicinato all'area del ponte Allenby dalla parte giordana a bordo di un camion, è sceso e ha aperto il fuoco contro le Idf che operavano sul ponte. Il camion potrebbe essere stato riempito di esplosivo, ma questo dettaglio è ancora in fase di accertamento. Si tratta di un uomo di 61 anni, di nome Yohanan Schuri.

Le autorità israeliane e giordane hanno annunciato la chiusura del valico, noto anche come ponte Re Hussein, fino a nuovo ordine. Si tratta dell'unico collegamento tra i territori controllati da Amman e la Cisgiordania. È amministrato in parte dall'Autorità aeroportuale israeliana del ministero dei Trasporti e della Sicurezza stradale e in parte dalla Direzione della pubblica sicurezza del ministero dell'Interno giordano. Il passaggio sul fiume Giordano è utilizzato principalmente dai palestinesi e dai turisti internazionali, oltre che per le spedizioni di merci. Tutti i valichi di frontiera con la Giordania sono stati chiusi. Lo riporta Haaretz evidenziando che è una misura di sicurezza scattata in seguito all'attentato.

Mappa Allenby crossing

La dinamica dell'attentato

L'attentatore ha sparato con una pistola Jaws GTP-9C di fabbricazione giordana. Sia la polizia di frontiera giordana che quella israeliana non hanno notato l'arma quando hanno controllato il veicolo. Una volta attraversato il valico di Karama dalla Giordania, l'uomo ha aperto il fuoco contro tre agenti ebraici. I servizi di emergenza di Tel Aviv hanno confermato la morte dei tre uomini in uniforme e l'uccisione dell'aggressore. In seguito all'incidente, l'esercito israeliano ha arrestato i camionisti giordani al valico. Sono in corso indagini per determinare se l'aggressore fosse un cecchino esperto, data la sua precisione nel colpire i bersagli alla testa in una missione a così alta pressione.

Immediatamente dopo l'attacco, la Jihad islamica ha tessuto le sue lodi all'attentatore. In una dichiarazione postata su Telegram, il gruppo descrive l'aggressore, come un eroe, dipingendo l'attacco "espressione dei sentimenti del popolo giordano e dei popoli arabi e musulmani verso i brutali massacri commessi dal nemico. "Questo attacco eroico e altri simili sono l'unica risposta che l'amministrazione americana comprende".

La condanna di Israele

"Siamo circondati da un'ideologia assassina guidata dall'asse del male dell'Iran" ha dichiarato Benjamin Netanyahu, tornando a citare anche la questione dell'uccisione degli ostaggi da parte di Hamas. "Gli assassini non fanno distinzione al nostro interno, vogliono ucciderci tutti, fino all'ultimo - destra e sinistra, laici e religiosi, ebrei e non ebrei".

Citando l'articolo della Bild che dava notizia di un documento approvato dal leader di Hamas Yahya Sinwar per sfruttare le tensioni politiche interne in Israele, il primo ministro ha chiesto al Paese e al governo unità: "Quando siamo

uniti i nostri nemici non possono batterci, quindi il loro obiettivo principale è quello di dividerci, di seminare divisione al nostro interno". Il gabinetto di sicurezza israeliano si riunirà questa sera alle 19.00.

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