Dall'incursione di questa estate, Kursk non ha smesso di essere nuova frontiera della guerra in Ucraina: con il paradosso di essere in territorio russo, però. L'operazione, altamente criticata perché avrebbe distratto Kiev dal fronte orientale, sembra incontrare ancora le convinzioni di Volodymyr Zelensky, pronto a giurare che Kiev è "saldamente in piedi" di fronte al tentativo di Mosca di respingere le posizioni nemiche nella regione nonostante, all'inizio della settimana, Mosca aveva affermato di aver riconquistato due villaggi nella regione.
Cosa è accaduto a Kursk
Quest'oggi, secondo quanto riporta la Tass, bombe plananti russe avrebbero colpito una concentrazione di truppe ucraine nei pressi del confine della regione occidentale russa di Kursk, secondo le veline del Ministero della Difesa. Non ci sono però state informazioni immediate sull'esito dell'attacco segnalato. Non solo, ma Kiev ha denunciato, attraverso il proprio ombudsman, la presunta esecuzione di nove soldati ucraini catturati da parte delle forze russe nella regione di confine. Le immagini pubblicate da DeepState, l'organizzazione ucraina che si battere per i diritti umani, mostrano i soldati ucraini morti, spogliati fino alla biancheria intima e sdraiati a faccia in giù in quello che sembra un terreno agricolo a Kursk. La BBC, che per prima ha riportato la notizia, non ha potuto verificare in modo indipendente le immagini.
Il pericolo delle bombe plananti a Kursk
L'industria della difesa russa ha iniziato a sviluppare bombe plananti solo nei primi anni del 2000. La società capofila era la Open Joint Stock Company con sede a Mosca, una sussidiaria della Tactical Missiles Corporation (KTRV). Vennero depositati due brevetti: il primo relativo a una bomba della serie KAB-500 pubblicato nel 2005; e un secondo relativo a una KAB-250 pubblicato nel 2008. I brevetti riguardavano una "bomba per aeromobili a rollio stabilizzato con un sistema di guida satellitare inerziale". Il brevetto per la bomba della serie KAB-500 descriveva un sistema di guida aria-terra duale con tre antenne e prometteva solo" un'accuratezza ultra-elevata in presenza di una stazione di riferimento differenziale. Ciò, ovviamente, era possibile durante le prove, ma non è possibile su un campo di battaglia: da qui la loro imprecisione che rende le bombe di precisione russe non sono sostanzialmente paragonabili alle equivalenti bombe occidentali.
Il dettaglio delle bombe plananti è, tuttavia, un pezzo fondamentale del puzzle attuale: testimonia che la guerra è giunta sul suolo russo, costringendo Mosca a bombardare il proprio territorio. Sebbene la notizia di oggi non sia verificabile, al momento, l'uso delle bombe plananti dice molto dei timori di Mosca sull'esito dei combattimenti nel Kursk. Si tratta di una delle armi più potenti in mano alla Federazione russa: sono dotate di sistemi di guida che ne consentono il lancio da jet a distanza, difficili da fermare e molto pesanti, con il modello più recente che pesa 6.600 libbre. Secondo gli esperti di strategia militare, la Russia non è in grado di sfruttare appieno questa potenzialità contro le forze ucraine che avanzano nel suo territorio, perché i sistemi russi non sono abbastanza sensibili da garantire che non si colpiscano da soli.
I problemi "tecnici" di Mosca
Lo scorso giugno, l’esercito russo ha sganciato la “nuova” FAB-3000 su un obiettivo in Ucraina, attraverso un bombardiere Sukhoi Su-34, e aveva come obiettivo un edificio Lyptsi - a pochi chilometri a nord di Kharkiv - che secondo l’intelligence di Mosca era utilizzato come punto di raccolta dall’esercito ucraino.
La FAB-3000 risulta essere una bomba planante modificata con una apposita strumentazione Gps e con l’aggiunta di migliorie che consentono all’ordigno di planare su un obiettivo in modo simile a quanto fanno le bombe guidate. La FAB-3000 possiede un elevato potere distruttivo ed era originariamente progettata per essere sganciate dai Tu-22M3 e dai Tu-95MS. Furono utilizzate in questo modo contro l’Azovstal a Mariupol. Prima della guerra, l'unico bombardiere tattico russo certificato per trasportare munizioni di questo calibro era il veterano Su-24. I moderni Su-34, tuttavia, hanno avuto terribili problemi con le bombe FAB-500 che cadevano dai piloni alari; negli ultimi cinque mesi, ben 93 bombe sono state sganciate accidentalmente da aerei, principalmente nell’area di Belgorod. Nell'incidente peggiore è stato colpito un condominio uccidendo diverse persone.
Guardando al numero di ordigni sganciati a Kursk, è palese la quantità di gran lunga inferiore rispetto a quelli che la Russia sparava ogni giorno nella regione ucraina di Sumy. I raid in Ucraina spazzano completamente interi quartieri e città nell'arco di pochi giorni, nulla di ciò che sta accadendo a Kursk dal 6 agosto scorso in poi.
Ma se l'Ucraina dovesse proseguire con la sua incursione, il calcolo dei rischi della Russia potrebbe cambiare. Kiev, tuttavia, ha ben compreso questa difficoltà e, al momento, la utilizza come vantaggio operativo per negoziare da una posizione di forza in un prossimo futuro.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.