Si sta delineando la missione Aspides, l'operazione militare dell'Unione europea per contrastare gli attacchi dei ribelli yemeniti Houthi al traffico commerciale in transito nel Mar Rosso. Aspides avrà come maggiori Paesi contributori l'Italia, la Francia e la Germania, e nonostante non sia ancora chiaro chi la guiderà (si parla di Parigi o Roma), i compiti e il dispositivo militare che verrà messo in campo sembrano già delineati.
Lo stesso ministro della Difesa Guido Crosetto ha affermato che “le navi militari europee svolgeranno compiti di protezione e scorta del naviglio e supporto alla Maritime Situational Awareness, mantenendo uno stretto coordinamento con Atalanta, con cui Aspides condividerà parte dell'area di operazioni, pur con distinzione di compiti, e con Prosperity Guardian” e che gli assetti coinvolti “comprenderanno, per ora, un minimo di tre unità navali, supporto intelligence e logistico, capacità di Early Warning aereo, protezione cyber, supporto satellitare e Comunicazione strategica in supporto alla cosiddetta Information Warfare”.
Per quanto riguarda le capacità di Early Warning e di raccolta dati per la situational awareness, ulteriori indiscrezioni trapelate nelle scorse ore riferiscono che l'Aeronautica Militare Italiana potrebbe mettere a disposizione i suoi velivoli G550 Caew (Conformal Airborne Early Warning).
Questo particolare velivolo, che è in servizio nell'Ami in due esemplari presso il 14esimo Stormo di Pratica di Mare, è un sistema multi-sensore con funzioni di sorveglianza aerea, comando, controllo e comunicazioni, per garantire la supremazia aerea e il supporto alle forze di terra. Il velivolo utilizzato dall’Ami è stato modificato in parte dalla stessa ditta costruttrice stessa (Type A modification), ed in parte dalla Elta Systems Ltd ad Ashdod, Israele, con l’allestimento ed il montaggio dei sistemi di missione (Type B modification) tra i quali il radar di sorveglianza. Il risultato è una piattaforma con prestazioni aerodinamiche sostanzialmente paragonabili al vettore civile (da qui la definizione di “conformal”). Molte delle sue caratteristiche, non solo riguardanti i sistemi di bordo, sono segrete, ma sappiamo che il velivolo è in grado di restare in volo per ore e di “spazzare” un’area di 300 chilometri di raggio a 360 gradi, oppure di “focalizzarsi” su un unico punto della superficie terrestre per osservarlo meglio, arrivando perfino a distinguere un’autovettura o un piccolo Uas (Unmanned Air System), il tutto in tempo reale.
Il G550 ha, inoltre, anche capacità di condurre missioni di pattugliamento marittimo e gestione del campo di battaglia (Bm – Battlefield Management), grazie alla compatibilità con sistemi in uso al personale impiegato a terra o sulla superficie del mare (mediante la trasmissione video di immagini utili all’interpretazione dell’ambiente in cui si sta operando). La capacità Aew-Bm&C (Airborne Early Warning, Battlefield Management & Communication) fornita dal velivolo rappresenta un indispensabile strumento per assicurare un’adeguata estensione della capacità di sorveglianza dello spazio aereo che diventa essenziale in un contesto operativo in cui la minaccia proviene per la maggior parte da droni e missili lanciati dai ribelli Houthi.
I Caew dell'Aeronautica Militare risulta che abbiano svolto diverse missioni operative nel contesto della crisi ucraina: la prima di esse è avvenuta l'8 marzo 2022 quando un G550 ha svolto una missione di sorveglianza all'interno dello spazio aereo della Romania, mentre quello che risulta essere il suo primo ridispiegamento operativo è
avvenuto quasi un anno dopo, quando il 17 febbraio 2023 un Caew con le coccarde tricolori è stato dislocato presso la base aerea Mihail Kogalniceanu di Costanta, sempre in Romania, per effettuare la stessa tipologia di missione.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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