Il "cannibale di Volgograd" torna a casa dal fronte: Putin lo aveva graziato

L'uomo era stato condannato dieci anni fa per aver ucciso un uomo e mangiato il suo cuore. Poi, il perdono di Putin e l'arruolamento in Ucraina. Ora è tornato ferito dalla linea del fronte

Il "cannibale di Volgograd" torna a casa dal fronte: Putin lo aveva graziato
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Una storia che ha dell'incredibile, all'ombra della guerra in Ucraina. Quella del russo Dmitry Malishev, meglio noto come "Il cannibale i Volgograd", condannato a 25 anni di carcere per omicidio e cannibalismo e graziato da Vladimir Putin per andare a combattere nell'"operazione speciale".

Nel maggio scorso Malishev e un assassino stupratore erano stati rilasciati in anticipo per combattere in Ucraina. Malyshev, 36 anni, aveva ammesso di aver ucciso tre uomini, strappando il cuore di uno di loro e friggendolo con erbe e condimenti prima di mangiarlo con un contorno di verdure. Il secondo era Alexander Maslennikov, 38 anni, che è stato incarcerato per aver usato un'ascia e un tritacarne per smembrare i corpi di due donne che aveva ucciso in casa sua, dando poi i resti delle sue vittime in pasto ai cani.

Cannibale di Volgograd arruolamento

Entrambi avevano ottenuto una riduzione della pena ed erano stati rilasciati, insieme a centinaia di migliaia di altri criminali russi, per unirsi alle forze armate e combattere nell'Unità Tempesta V in Ucraina. Malyshev, che era stato condannato a 25 anni (15 dei quali da trascorrere in una prigione di massima sicurezza) per il suo ruolo in omicidi, bande criminali, furti, traffico illegale di armi, rapine e, non ultimo, cannibalismo. Una volta libero aveva annunciato che lui e Maslennikov- con il quale si era fatto ritratrarre sorridente-intendevano “preservare i valori tradizionali della Russia” combattendo per il Paese. Rilasciato con 17 anni di anticipo, al momento dell'arresto ha confessato nei minimi dettagli i suoi brutali crimini, tra cui quello di un suo conoscente del Tagikistan picchiato a morte con un piede di porco. In seguito gli avrebbe strappato il cuore per poi friggerlo, un processo che ha registrato in video.

Malishev è tornato agli "onori" della cronaca in queste ore, per via del rientro nella sua città natale. L'uomo ha dichiarato: "Una granata mi è atterrata addosso durante una manovra d'assalto. Ho la mascella rotta, schegge nel ginocchio e nella mano sinistra e il timpano sinistro è scoppiato. Non c'è niente da vedere qui", ha detto Malyshev ai giornalisti. "L'altro ieri l'ho visto in un negozio e ci siamo salutati", ha dichiarato il capo dell'amministrazione locale, Fyodor Kadoba, al portale di notizie locale V1.ru. Malishev gli ha assicurato che tornerà al fronte dopo la guarigione.

Nella primavera del 2023, Volgograd era stata scossa dalle voci sul possibile ritorno a casa di Maslennikov. I social media hanno riferito del possibile arrivo dell'uomo nella regione: secondo loro, l'assassino, condannato a 23 anni, ha firmato un contratto con la Wagner PMC ed è tornato in libertà sei mesi dopo.

I giornalisti della testata Volgograd Online sono, invece, riusciti a contattare Malyshev sui social media. Ha affermato che la foto che circola online era effettivamente in compagnia di Maslennikov e che è andato in guerra in Ucraina per le sue convinzioni personali. "Alexander e io ci siamo seduti insieme e abbiamo firmato un contratto con il Ministero della Difesa nell'ottobre 2023. Prestiamo servizio nell'unità Storm V. Ho conosciuto persone che sono venute qui dalla prigione solo per cambiare la situazione. Di solito spariscono in fretta. Ma ho capito perché e dove stavo andando.

Come ti sentiresti se alla tua bambina venisse insegnato alle elementari come indossare il preservativo? O se gli uomini camminassero per strada e si baciassero? È normale per te? Per me, non è normale", ha detto il cannibale ai giornalisti.

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