Le bombe plananti russe spaventano la Nato: ecco quali contromisure ha messo in campo

La Nato cerca soluzioni per fronteggiare bombe plananti russe capaci di colpire con precisione un'area vasta quanto undici campi da calcio

Le bombe plananti russe spaventano la Nato: ecco quali contromisure ha messo in campo

L'attuale conflitto in Ucraina ha visto un'evoluzione significativa nelle strategie militari, con la Russia che ha intensificato la sua offensiva attraverso l'impiego di armi innovative come le bombe a guida aerea. Questi ordigni, conosciuti anche come bombe "glide", si distinguono per la loro capacità di operare con un'alta precisione. Tale tecnologia consente di colpire obiettivi sia sulla linea del fronte che nelle aree retrostanti, aumentando l'efficacia della campagna aerea russa.

Di fronte a questo scenario, la Nato è chiamata a sviluppare contromisure adeguate per affrontare queste nuove minacce e garantire la propria sicurezza e quella dei suoi alleati. La risposta a queste sfide diventa quindi un tema fondamentale, per garantire la sicurezza e l'efficacia operativa.

Cosa riferisce la Nato sulle bombe plananti di Mosca

Negli ultimi mesi, la Russia ha intensificato la sua offensiva contro le truppe ucraine e le città circostanti utilizzando bombe a guida aerea. Questi ordigni, definiti anche bombe a caduta libera, sono caratterizzati da ali estensibili e da un sistema di navigazione satellitare, il che consente loro di essere molto efficaci nel colpire obiettivi sia sulla linea del fronte che nelle aree posteriori.

Una delle caratteristiche distintive delle bombe “glide” è il loro costo contenuto. La Russia sta lanciando centinaia di questi armamenti ogni settimana, rendendo evidente l'intensità della campagna aerea. Inoltre, quest’ultime risultano essere di dimensioni ridotte e difficili da rilevare dai radar nemici. Non avendo un sistema di propulsione e non emettendo una firma termica rilevabile, riescono a eludere le difese aeree con maggiore facilità. Gli aerei russi, come il SU-34, possono lanciare gli ordigni a una distanza di 35-50 chilometri dalla linea del fronte, operando quindi da una posizione relativamente sicura.

Un ulteriore aspetto che contribuisce alla loro economicità è l'uso di kit di guida che vengono aggiunti a bombe dell’era sovietica, di cui la Russia dispone in abbondanza. Questi kit sono facili da produrre e meccanicamente semplici, permettendo così di ridurre notevolmente il costo per ogni singola arma rispetto ad altre opzioni disponibili. In questo modo, Mosca riesce a mantenere un alto tasso di fuoco senza un elevato impegno economico.

Cosa sappiamo delle glide bombs secondo la visione russa

L'analisi elaborata dalla testata Tass offre uno sguardo approfondito sulla storia e l'evoluzione delle munizioni a guida aerea, con un focus particolare sull'approccio adottato dalla Federazione russa.

Secondo le narrative si apprende che le origini delle glide bombs possono essere fatte risalire alla Henschel Hs 293, un'innovazione tedesca sviluppata nel 1943, che ha segnato l'inizio dell'uso delle armi di precisione nel contesto bellico. Negli anni '90, la Boeing ha introdotto la JDAM, un sistema che ha rivoluzionato le munizioni a caduta libera, trasformandole in ordigni di alta precisione grazie alla tecnologia di navigazione satellitare. Questo armamento ha avuto un ruolo cruciale durante l'intervento Nato in Jugoslavia, dimostrando così l'impatto significativo delle nuove tecnologie sul campo di battaglia moderno.

Capacità e impatto della produzione

Dall’analisi si apprende che negli ultimi anni, la Federazione russa ha registrato un notevole aumento nella produzione di ordigni guidati, (glide), tra cui le FAB da 250 e 500 kg e le bombe a esplosione volumetrica ODAAB. L'impiego di tali ordigni ha dimostrato grande efficacia contro le infrastrutture nemiche, mettendo in luce le capacità produttive del paese.

Queste ordigni, infatti, possono colpire simultaneamente più obiettivi, causando danni ingenti. In risposta a tale situazione, l'Ucraina sta cercando di dotarsi di munizioni plananti come la JDAM e la Hammer, sebbene debba affrontare sfide legate alla disponibilità di velivoli e all’efficacia della propria difesa aerea. In definitiva, l'evoluzione delle tecnologie belliche rappresenta una sfida strategica per le forze armate ucraine.

Innovazioni e strategie nei veicoli aerei senza pilota

Un altro elemento chiave dell'arsenale militare russo è costituito dai veicoli aerei senza pilota (Uav), che stanno acquisendo sempre maggiore rilievo sul campo di battaglia. Questi droni possono lanciare ordigni guidati di peso variabile, compreso tra 250 e 1.500 kg, da distanze che possono raggiungere i 60-70 km dalla linea del fronte, riducendo notevolmente il rischio di intercettazioni. Tale strategia, che combina munizioni standard con sistemi di pianificazione e correzione, dimostra come l'innovazione tecnologica possa risultare decisiva in un conflitto contemporaneo. Inoltre, attraverso la collaborazione con l'azienda Ktrv, i tecnici stanno adattando tali ordigni per massimizzare la loro efficienza operativa.

Il potenziale strategico delle FAB-3000

Il settore della difesa ha accelerato però la produzione di armi aeree, come dimostra l'introduzione della FAB-3000, un ordigno di tre tonnellate con 1,5 tonnellate di esplosivo, capace di colpire un'area vasta quanto undici campi da calcio con una precisione di circa 10 metri. Questa tipologia di munizione è stata impiegata per la prima volta in un'operazione speciale a Kharkiv, evidenziando l'efficacia delle nuove tecnologie di correzione. La produzione di ordigni tramite veicoli aerei senza pilota si sta rivelando più rapida ed economica rispetto ai missili tradizionali. In sintesi, i progressi nella tecnologia bellica, insieme a una produzione più agile, conferiscono alla Federazione rissa un significativo potenziale strategico, con prospettive di ulteriori sviluppi da parte della società statale "Rostec". Questi fattori contribuiscono a delineare un quadro complesso e dinamico nel panorama della difesa moderna, influenzando le strategie militari attualmente in atto.

La richiesta di partecipazione innovativa della Nato

Il documento in questione presenta una richiesta di partecipazione innovativa (RFIP), indirizzata a industrie e accademie, in relazione a una sfida di innovazione. L'obiettivo principale è raccogliere soluzioni che possono includere applicazioni, sistemi, strumenti e concetti utili per supportare lo sviluppo delle capacità della Nato.

Il quartier generale Sact, ha lanciato questa iniziativa con l'intento di promuovere la collaborazione tra l'industria e il mondo accademico. Le proposte devono rispondere a uno scenario specifico e dovranno essere presentate entro il 13 marzo 2025. Un comitato di selezione, composto da rappresentanti della Nato e esperti del settore, esaminerà le risposte e selezionerà fino a dieci soluzioni che parteciperanno al Pitch Day, previsto per il 27 marzo 2025. Questo evento si svolgerà sia in presenza a Bydgoszcz, in Polonia, sia online. È importante sottolineare che l'evento avrà una natura esplorativa e non implica la richiesta di contratti. Tuttavia, le soluzioni presentate potrebbero contribuire allo sviluppo di futuri progetti. Dal 2017, il quartier generale della Nato ha organizzato diverse sfide di innovazione, mirate a esplorare l'applicazione di nuove tecnologie e a favorire interazioni collaborative con l'industria e il mondo accademico. Queste collaborazioni sono risultate fondamentali per affrontare le sfide per lo sviluppo e comprendere meglio le esigenze dell'Alleanza atlantica in termini di capacità.

In sintesi, il RFIP invita le organizzazioni a contribuire con idee innovative e a partecipare a un processo di condivisione di conoscenze, con l'intento di valorizzare le

capacità di tutte le parti coinvolte. Con questa iniziativa, l’Alleanza si propone di stimolare un dialogo costruttivo e di raccogliere proposte che possano rivelarsi decisive per il futuro della difesa collettiva.

Commenti
Disclaimer
I commenti saranno accettati:
  • dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
  • sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.
Pubblica un commento
Non sono consentiti commenti che contengano termini violenti, discriminatori o che contravvengano alle elementari regole di netiquette. Qui le norme di comportamento per esteso.
Accedi
ilGiornale.it Logo Ricarica