I punti chiave
"Il figlio di p... dell'Occidente". In un briefing con la stampa Maria Zakharova, portavoce del ministero degli Esteri russo, ha sparato a zero contro Volodymyr Zelensky, accusandolo di essere uno strumento nelle mani del blocco occidentale. "È il loro figlio di p... e quindi tutto gli è concesso", ha rincarato la dose Zakharova dopo la visita a Washington del presidente ucraino.
L'affondo di Zakharova
Da sempre schietta e diretta nelle sue esternazioni, questa volta Zakharova ha superato ogni limite imposto dal bon ton, ricorrendo ad una bassa offesa nel corso del quotidiano punto stampa. Rivolgendosi a Zelensky, l'alto funzionario russo ha aggiunto che il capo di Stato ucraino "non è solamente il loro (dell'Occidente ndr) figlio di p..." ma anche "uno strumento di contrasto al nostro Paese".
Zakharova è letteralmente un fiume in piena. In un video diffuso sui social, la portavoce del Ministero degli Esteri di Mosca ha alimentato la tensione puntando il dito contro Kiev: "Questo approccio pseudo-democratico rafforza il sentimento di tolleranza e impunità a Kiev e la spinge a passi estremamente pericolosi con conseguenze imprevedibili".
La diplomatica ha quindi sottolineato che all'interno dell'Ucraina "il regime di Zelensky sta presumibilmente affrontando l'insoddisfazione della popolazione a causa della difficile situazione economica" e che "la persecuzione degli oppositori di Zelensky si sta intensificando".
1/ #Ukraine #Russia #USA
— David Kime (@CyberRealms1) December 22, 2022
Statements of the official representative of the Ministry of Foreign Affairs of the Russian Federation Zakharova:
- Zelensky is not just "their [West's] son of a bitch", but also their tool to counter our country; pic.twitter.com/TYear8pkgt
La reazione di Mosca
La visita a sorpresa di Zelensky negli Stati Uniti ha scatenato la rabbia della Russia. A maggior ragione per il fatto che Washington ha annunciato l'invio di un nuovo pacchetto di armamenti diretto verso Kiev, dal valore di 1,8 miliardi di dollari e contenente anche i famigerati Patriot. Ebbene, nonostante questo i media russi non hanno prestato particolare attenzione alla trasferta statunitense del leader ucraino.
In ogni caso, oltre alle parole di Zakharova, spiccano i commenti di Vladimir Solovyov. Il noto conduttore televisivo russo, ad esempio, ha acceso i riflettori sulle scarpe indossate dal ministro degli Esteri ucraino, Dmytro Kuleba, che ha accompagnato Zelensky a Washington. Solovyov è riuscito ad intravedere su di esse una lettera Z, anche se Kuleba indossava in realtà semplici scarpe New Balance, il cui logo è la lettera N. Nella cravatta di Biden, Solovyov ha invece visto un riferimento al nastro di San Giorgio, che è un simbolo tradizionale dell'onore militare russo nonché associato all'eroismo dell'Armata Rossa durante la seconda guerra mondiale.
Sul lato militare, quando Zelensky ha parlato dei risultati conseguiti dall'esercito ucraino, Solovyov ha specificato che tutte le città liberate sono soltanto una manifestazione della buona volontà russa, perché le truppe del Cremlino le hanno lasciate volontariamente.
Tranne Kharkiv, dove il giornalista ha ammesso l'esistenza di alcuni problemi. In seguito alle rassicurazioni finali fornite da Biden al suo ospite, Solovyov ha infine avuto uno scatto d'ira: "L'Ucraina non esisterà. Semplicemente non lo farà".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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